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Tribunali in Abruzzo, contrordine: emendamento stralciato. Chiuderanno nel 2022

Avezzano. Sembrava tutto fatto e invece l’emendamento salva tribunali è stato stralciato. Nella notte la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha stralciato l’emendamento sui tribunali abruzzesi per estraneità della materia. In sostanza a suo avviso il Senato che doveva dare l’ultima parola per salvare i quattro tribunali abruzzesi di Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano ha quindi rimandato tutto.

 

Risultato? Secondo quanto stabilito ieri la proroga non ci sarà e i palazzi di giustizia dovranno chiudere necessariamente nel 2022, l’anno prossimo, e non nel 2024 come si era auspicato. L’ok delle commissioni congiunte Giustizia e Affari costituzionali al Senato e l’operato di senatori e sindaci sembra non essere servito a nulla.

“Assurdo”, ha commentato Massimo Verrecchia, capo segreteria del presidente della Regione, Marco Marsilio, “questa notte la presidente del Senato Casellati ha stralciato l’emendamento sui tribunali abruzzesi per estraneità della materia (pensate che il DL è intitolato “per l’efficienza della giustizia”). Non solo quindi era più che competente per materia ma l’emendamento che interessa l’Abruzzo era poco prima passato anche in Commissione Bilancio dove i senatori avevano trovato la copertura economica (720mila euro) e approvato nuovamente.

Prima però il Governo su iniziativa del ministro della Giustizia Cartabia aveva chiesto alla stessa commissione bilancio di ritirare/togliere l’emendamento! Sempre nella serata di ieri la Casellati aveva rappresentato ai capogruppo del Senato che il Governo (e sembra anche altra importante Istituzione) aveva chiesto lo stralcio dell’emendamento. Non si comprende l’accanimento del Governo verso la proroga dei nostri quattro tribunali.

Rispetto ai problemi seri del nostro Paese è incomprensibile come si possa ‘per capriccio’ spendere energie per mortificare in questo modo la comunità abruzzese tutta! Confidiamo ancora in quei senatori che all’unanimità avevano approvato l’emendamento affinché facciamo valere il loro ruolo che il governo ha voluto ‘annientare’ con arroganza ed in modo insensato! Cari sindaci ed istituzioni abruzzesi bisogna assolutamente tornare a Roma e far sentire la nostra voce”.