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Moto sulla Tiburtina, voce grossa dei sindaci di Carsoli, Oricola, Arsoli e Vicovaro: “basta corse forsennate e sorpassi spericolati”

I quattro primi cittadini dalla Piana del Cavaliere e della Valle Aniene attraversati dalla Tiburtina rompono gli indugi e scrivono ai rispettivi Prefetti

Redazione – I sindaci della Tiburtina della Piana del Cavaliere e della Valle Aniene dei rispettivi comuni di Carsoli (Velia Nazzarro) Oricola (Antonio Paraninfi), Arsoli (Gabriele Caucci) e Vicovaro (Fiorenzo De Simone)  dicono basta alle corse forsennate ed a sorpassi spericolati del motociclismo. E così proprio nell’imminenza del weekend hanno preso carta e penna ed insieme hanno inviato una nota congiunta ai Prefetti dei territori competenti, L’Aquila e Roma.

Ecco il testo integrale della lettera:

“Ecc.mi Sigg. Prefetti,

i sottoscrittori Sindaci, unitamente ad altri Sindaci dell’Abruzzo e del Lazio, alcuni mesi fa hanno inoltrato formale richiesta per l’apertura di un tavolo tecnico – operativo ad Anas s.p.a., quale ente proprietario della S.S. Tiburtina, finalizzato ad affrontare l’annosa questione del traffico di moto di grossa cilindrata che interessa la strada in parola.

Considerato che la nostra sollecitazione, ad oggi, non ha trovato accoglimento, intendiamo con la presente sottoporre l’istanza in questione alla Vostra cortese attenzione.

I Comuni di, Carsoli, Oricola, Arsoli e Vicovaro, essendo attraversati all’interno dei rispettivi centri abitati dalla strada statale in parola, dove vige il limite di velocità di 50 Km/h, soffrono in modo particolare la difficile situazione di traffico ed inquinamento acustico, che appare essersi particolarmente intensificata dopo il recente lock down, imposto dalle misure di contenimento del COVID – 19.

Siamo purtroppo costretti ad assistere inermi a corse forsennate e sorpassi spericolati che mettono a repentaglio la pubblica e privata incolumità di numerosi cittadini i quali, uscendo dalle numerose abitazioni che si affacciano su Via Nazionale Tiburtina, sono costretti a percorrere una strada che, per sua stessa conformazione e destinazione, risulta sprovvista di marciapiede.

Si aggiunga a questo stato di cose, la forte carenza per tutti i comuni del territorio, in termini di risorse addette alla Polizia Locale con inevitabili conseguenze sui controlli che si rendono mai come in questo frangente necessari, puntuali  e non più procrastinabili.

Le nostre comunità non sono più disposte a subire le conseguenze nefaste di un traffico assolutamente sregolato e pericoloso, oltre che acusticamente inquinante oltre ogni limite di tolleranza. Si aggiungano al quadro appena delineato, le notizie di ricorrenti decessi di centauri lungo la Via Nazionale Tiburtina tra Lazio e Abruzzo.

Seppur lusingati dall’interesse che suscitano i nostri territori e nella consapevolezza che il turismo dei centauri rappresenta comunque un indotto per le nostre economie, siamo tuttavia a richiedere un Vostro intervento.

Auspichiamo quindi che si adottino tutte le misure possibili, anche mediante utilizzo di tele laser, autovelox etc., volte alla mitigazione di un fenomeno oltremodo sopportabile e chiediamo pertanto che vengano date le opportune disposizioni a tutte le forze di polizia (Polizia di Stato, Polizia Provinciale, Carabinieri), alle quali non faremo mancare il nostro supporto.

Ringraziando per l’attenzione che Vorrete porre alla problematica esposta, certi di conoscere le Vostre determinazioni, l’occasione è gradita per porgerVi

Distinti saluti