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Il Consiglio europeo accetta la proposta del Recovery fund. Conte: “Uno strumento innovativo da varare urgentemente”

Una tappa importante per l’Unione europea si è conclusa nella giornata di ieri, 23 aprile, al termine del Consiglio europeo riunitosi in vodeoconferenza, che ha accettato la proposta dei 27 Paesi Membri di introdurre il Recovery fund per la ripresa. Un fondo emergenziale per sostenere la ripartenza dei Paesi più colpiti dalla pandemia, incentrato sul bilancio comunitario 2021-2027, che consenta il ricorso all’emissione di titoli comuni europei, senza però essere configurati come eurobond. Il premier Conte si è detto soddisfatto per questa soluzione, che ha definito “uno strumento innovativo e assolutamente necessario, da varare urgentemente per proteggere le nostre economie e assicurare una ripresa europea che non lasci indietro nessuno”.

Il Consiglio europeo ha inoltre messo in campo, secondo quanto dichiarato dalla presidente Ursula von der Leyen, ”3,3 trilioni di euro” con diversi strumenti, tra cui il Mes senza condizionalità, il rafforzamento della Bei per aiutare le imprese e il piano di sostegno all’occupazione Sure. Soluzioni che saranno operative a giugno.

Il Recovery fund avrà una disponibilità di circa 1.000/1.500 mila miliardi di euro (l’ammontare definitivo non è stato ancora stabilito) e dovrà fornire agli stati non solo prestiti ma anche finanziamenti a fondo perduto. La commissione europea dovrà presentare per il prossimo 6 maggio una proposta in merito che dovrà essere di ampiezza adeguata e consentire a tutti i Paesi Membri, soprattutto quelli più colpiti dalla pandemia coronavirus – tra cui l’Italia, ma non solo -, di proteggere il proprio tessuto socio-economico.