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CRI Comitato di Carsoli, la testimonianza di Stefania Lauro: «Noi siamo sorrisi»

Carsoli – All’emergenza coronavirus la Croce Rossa Italiana Comitato di Carsoli ha risposto fin dal primo giorno con grande tempestività e impegno per tutta la comunità. Con il progetto “tempo della gentilezza”, ogni giorno medici, infermieri e volontari sono in prima linea con servizi di spesa e farmaci a domicilio, supporto psicologico, aiuti estesi a tutti i cittadini.

Spesso ci si dimentica di quanto sia fondamentale questo servizio quotidiano, e quanto anche i volontari della CRI  possano provare paura e angoscia dietro ai loro occhi sempre carichi di speranza e di coraggio. Ma non per questo bisogna perdere il sorriso. Lo ricorda Stefania Lauro, infermiera e volontaria coraggiosa e infaticabile. Ogni giorno indossa la sua divisa e dà il suo contributo per tutta la comunità. Non solo con il duro lavoro, che per lei è una missione, ma anche con il sorriso. Sorridere è un impegno, ed è fondamentale in un momento come questo. Stefania Lauro ce lo ricorda con il suo sorriso e con le sue parole in un post su Facebook. Parole che sono un esempio per tutti:

«La divisa è pronta, sono solo un’infermiera del 118. Sono anche una volontaria di Croce Rossa Italiana.  Questa sera inizia un nuovo turno, fatto di paure ed insicurezze. La paura di non farcela, la paura di ricevere una telefonata e trasportare l’ennesima vittima di questo virus o l’insicurezza di trasportare un malato in ospedale per paura che si possa contagiare. Tutto questo è assurdo ma ad oggi è la nostra realtà. Premesso questo però voglio ricordare a chiunque vorrà dedicare 5 minuti del suo tempo per leggere e visualizzare questo post che noi infermieri siamo anche quelli che dentro un reparto, su strada, nel bel mezzo di una grande tragedia, dentro ogni quotidianità devono nascondere tensioni, paure, insicurezze, devono portare avanti un sorriso, quel sorriso che nasconde tanta angoscia ma aiuta i nostri pazienti a reagire e perché no a trovare uno spunto, un appiglio per ritrovare una luce seppur lontana dentro un oscuro tunnel… NOI SIAMO SORRISI. Ho scelto di fare della mia professione e quella dei miei colleghi uno stile di vita. Indossare questa divisa per noi è sinonimo di orgoglio e di professionalità. Vivere questo momento sorridendo non è facile per nessuno tantomeno per noi che vediamo ogni giorno gli occhi dei malati che ti chiedono aiuto e che cercano in te un filo conduttore alla vita. Questa sera come tutti i giorni e tutte le sere che affrontiamo ed affronteremo il nostro lavoro sarà come affrontare un pugno nello stomaco ma lo faremo come sempre con professionalità e con il sorriso CHE È QUELLO CHE CI CONTRADDISTINGUE DA SEMPRE NELLA SOCIETÀ. Proprio per questo ho deciso di caricare delle foto che mi rappresentano e ci rappresentano per provare almeno a togliervi anche per un solo minuto un pochino d’angoscia dal cuore e perché no farvi sorridere anche solo per un secondo e ricordarvi che la vita è bella, che va affrontata e la si deve affrontare con orgoglio e con amore come tutti noi facciamo ogni giorno. In questo post vi renderete conto di quale grande famiglia è il 118 e la CRI.
INSIEME CE LA POSSIAMO FARE.
SORRIDENDO SARÀ PIÙ FACILE
ANDRÀ TUTTO BENE»