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Storie di famiglie a Carsoli: Matteo D’Innocenzo detto “Il Dollaro” primo emigrante in America precursore di produttività e crescita

La famiglia D'Innocenzo fu una delle prime a caraterizzarsi per imprenditorialità e crescita sociale. Nel carseolano fu un punto di riferimento per tantissima gente

Carsoli – I D’Innocenzo di cui era capostipite in epoca recente tale Matteo, è sicuramente un ceppo di generazioni che ebbe a caratterizzare le famiglie più importanti nella storia della comunità carsolana. E dunque Matteo D’Innocenzo venne soprannominato “Il dollaro” perchè fu il primo carsolano, che ebbe ad emigrare in terra d’America. Siamo nei primi del novecento, e prendere certe decisioni all’epoca non era affatto facile. Matteo D’Innocenzo fu un valoroso carsolano, temerario e determinato a fare conquiste per la sua famiglia. Fu lui a riportare a Carsoli i primi “dollari” iniziando a spronare quella staticità dell’epoca che non lasciava nulla sperare per un piccolo paese come Carsoli. Ebbe a sposare tale Giovanna Angelini, dalla quale ebbe tre figli: Onorio, Serafino e Angela. Matteo però non potette restare a lungo o come avrebbe voluto fare in terra d’America, poichè sua moglie Giovanna si ammalo’ molto presto e fu quindi costretto a fare rientro in patria e quindi a Carsoli. Il ritratto allegato vede la famiglia al completo che ben presto si affermo’ in diversi settori produttivi di Carsoli, apportando lavoro e crescita sociale. Il soprannome “Dollaro” lo portava con grande onore, essendo stato il primo a fare un pò di fortuna con il lavoro onesto in terra straniera. E fu il figlio Serafino (vern. Sarafinu Dollaru) unito in matrimonio con Mariannina Cerini di Vivaro Romano, che diede poi lo stesso nome di suo padre  al figlio Matteo primogenito maschio, al quale seguirono Giovanna, Elena e Paolo. Il Bar Matteo che oggi troviamo ad angolo su via Roma con piazza Aldo Moro (stazione ferroviaria) venne aperto all’epoca proprio nel centro della piazza (ove ora si trova il Ristorante L’Angolo d’Abruzzo) e gestito dalla famiglia per tanti anni.  Era un punto di riferimento per molta gente, viaggiatori, carsolani che trovavano li’ un pò di ristoro e voglia di stare insieme. Matteo D’Innocenzo, nipote omonimo parimenti compianto, è stato anch’egli un grande personaggio di Carsoli, dotato di una proverbiale simpatia e cordialità che lo hanno caratterizzato nella sua attività e nella sua vita sociale.  L’altro fratello di Serafino, Onorio (conosciuto come Sor Onorio)  fu invece il primo a Carsoli ad organizzare una attività di trasporto pubblico “il taxi “, ed insieme a sua moglie Rosina ebbe ad aprire la prima ed unica pensione con camere ed annesso ristorante denominato “Rosy” in via Garibaldi, fronte attuale caserma dei Carabinieri. Onorio ebbe due figlie: Stefania e Mary. La sorella  più piccola,  Angela  (meglio conosciuta come Ngilina de Lecco) rimase ben presto senza la protezione della propria madre Giovanna che mori’ in seguito alla malattia, e la giovane con energia si prese cura della famiglia convolando poi a nozze con Umberto Zazza (detto Lecco) da cui nacquero Fabio e Stefano.  Angela ebbe quindi ad aprire anch’essa una attività commerciale di Bar  proprio di fronte al Municipio di Carsoli  (oggi Bar Lux un tempo Bar Lecco) seguendo le orme del proprio padre e coadiuvata dal marito parimenti intraprendente ed indimenticabile Lecco. Qui trovo’ spazio anche il primo “Dancing” una grande discoteca che ha fatto divertire tante generazioni di Carsoli, e punto di riferimento per gli sciatori che da Marsia vi facevano tappa alla domenica.  Angelina era una ragazza molto colta, ed in tempo di guerra e di stenti per la popolazione,  era solita radunare i bambini di Carsoli ai quali volontariamente imparava a leggere, a scrivere e dava loro nozioni di base a livello di istruzione. Anche Angelina è stata un personaggio storico, determinata, forte decisa, schietta, e dotata di un alto senso della famiglia e del lavoro. E’ mancata 4 anni fà all’età di 95 anni.

(Documentazione fotografica: Riccardo Zazza)