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Venti forti e primi tepori di primavera scatenano le allergie stagionali. Incremento di casi nella stagione 2019

Primavera amica del bel tempo e nemica per i soggetti allergici. Il drastico cambiamento da clima gelido a temperature da primavera inoltrata ed i venti fortissimi dei giorni precedenti hanno scatenato seri problemi a chi soffre di allergie stagionali. La conformazione di questi ultimi giorni, preceduta da clima rigido e con venti fortissimi che hanno causato tralaltro moltissimi danni ovunque, e seguita da caldo anomalo, cieli sereni e velati senza ombra di pioggia per lungo termine, sono gli elementi scatenanti di fastidiosissime situazioni patologiche correlate alle allergie. Il vento particolarmente intenso potrebbe anche aver anticipato ed ulteriormente amplificata quella che è una situazione che si solito evolve a fine Marzo-primi di Aprile. A poco servono le precauzioni con l’assunzione preliminare  di antistaminici con una configurazione meterologica simile, l’allergia si scatena inesorabile. In questo periodo c’è un incremento di casi rispetto agli anni precedenti in cui si è fatto ricorso a cure medico-farmacologiche sia nel fai-da-te, con richieste al medico curante, e anche ad interventi presso i Pronto soccorso dei plessi ospedalieri. La ritualità per molte allergie a pollini (sono moltissime quindi non si può certo generalizzare) è poi sempre la stessa: improvvisamente si inizia ad avvertire un senso di difficoltà respiratoria, come un velo di polvere in gola ed è quello il verdetto che un processo di disturbo molto fastidioso sta per iniziare. L’allergia causa un crescente senso di oppressione bronchiale, che impedisce il sonno e le regolari attività lavorative quotidiane, e poi dopo l’assunzione dei farmaci consigliati dal medico (solitamente antistaminici e corticosteroidi per via inalatoria o orale), arriva la oculorinite, con occhi arrossati continua lacrimazione senso di pesantezza sulla fronte e sui seni paranasali, il processo infiammatorio coinvolge tutto l’apparato respiratorio fino a regressione controllata dei sintomi per i casi più fortunati. E’ bene sempre consigliarsi con il proprio medico di base, anche perchè spesso i sintomi sembrano essere quelli di una comune forma influenzale, in realtà non è così, e l’uomo deve fare ancora una volta i conti con la natura.