C’è un luogo, nel cuore della Valle dell’Aniene, dove la natura non è cornice ma protagonista, dove il silenzio parla e il paesaggio invita a fermarsi. Quel luogo è Jenne, borgo sospeso tra cielo e montagna, adagiato in posizione dominante come un antico guardiano della valle.
Il viaggio verso Jenne non è un semplice spostamento: è un rito di passaggio. Lasciata Subiaco alle spalle, dopo la solenne presenza dei Monasteri benedettini, la strada inizia a salire, ad avvolgersi su se stessa. Le rocce si innalzano imponenti, i tornanti stringono l’abbraccio della montagna, le gallerie scavano la pietra come vene di memoria. Lo sguardo è rapito, il tempo sembra dilatarsi. È difficile non rallentare, non cedere alla meraviglia.
Poi, quasi inaspettata, appare San Giovanni dell’Acqua. Una piccola chiesa, semplice e potente, con una scritta che profuma di passato. Qui l’acqua scorre libera, scende fresca dalla montagna, attraversa la roccia e raggiunge la strada, levigandola. Il suono delle cascatelle diventa musica, l’aria è pura, la pace è tangibile. In questo luogo si avverte qualcosa di più profondo: il legame tra natura e fede presente ogni giorno dell’anno.
La tradizione racconta che proprio qui San Benedetto da Norcia, mosso dalla compassione per i monaci rimasti senz’acqua, colpì la roccia con il suo bastone, facendo sgorgare una sorgente miracolosa. Una storia che ancora oggi sembra vivere nel mormorio dell’acqua, come una preghiera che non ha mai smesso di essere ascoltata.
Ancora pochi tornanti, ed ecco Jenne. L’arrivo è come un premio. Il borgo accoglie con ordine, pulizia, cura. Ma soprattutto con una sensazione immediata di armonia. A prima vista sembra un luogo di quiete assoluta, e lo è. Ma basta poco per scoprire che sotto quella calma batte un cuore vivo, fatto di idee, impegno e visione.
Jenne è una comunità di circa 400 anime, ma con uno sguardo che va lontano, ma la popolazione fluttuante è di gran lunga superiore alla effettiva residente. Un borgo che non si limita a custodire il passato, ma lavora per costruire il futuro. L’Amministrazione comunale, promuove progetti concreti e innovativi, tra cui iniziative pensate per sostenere idee imprenditoriali capaci di generare valore reale per il territorio. Qui la bellezza non è solo contemplata: è coltivata.
La Chiesa di Sant’Andrea Apostolo domina il paese con la sua presenza solenne, mentre tutto intorno Jenne si svela come un salotto a cielo aperto: giardini curati, spazi accoglienti, il monumento ai caduti che, sotto il tricolore sventolante, racconta storie di sacrificio e appartenenza. La sede municipale, funzionale e ben organizzata, è il simbolo di una comunità che sa rispondere ai bisogni dei suoi cittadini con efficienza e umanità.
A 850 metri di altitudine, Jenne offre ciò che serve per vivere bene: farmacia, alimentari, bar, macelleria. Uno scuolabus accompagna ogni giorno gli studenti verso Subiaco, segno di un borgo che, pur piccolo, continua a investire nella crescita e nell’educazione. E in estate, Jenne si accende: eventi, iniziative, momenti di incontro trasformano il paese in un luogo di condivisione e festa.
Non è un caso che il nome Jenne venga ricondotto al termine latino “janua”, porta. Jenne è una soglia, un passaggio, l’accesso a una delle valli più belle d’Italia. Ma è anche una porta interiore, che si apre a chi cerca autenticità, silenzio, bellezza.
E tanto tanto altro da scoprire… .. .