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Il Vescovo Massaro in visita ai reparti dell’Ospedale di Avezzano

Avezzano – Emozioni ieri l’altro per la visita del vescovo Giovanni Massaro presso l’ospedale di Avezzano, in occasione della celebrazione eucaristica prenatalizia, vissuta come un momento di profonda intensità umana e spirituale per l’intera comunità ospedaliera.
All’inizio della celebrazione il presule ha rivolto un saluto cordiale e riconoscente al Direttore Generale della ASL, il dott. Costanzi, apprezzandone la presenza come segno concreto di attenzione verso il territorio e le persone che lo abitano. Ha poi ringraziato il Direttore Ospedaliero, la dott.ssa Di Donna, e salutato il consigliere regionale Massimo Verrecchia, insieme ai consiglieri comunali di Avezzano De Angelis e Gallese. Alla celebrazione hanno preso parte anche i volontari della diocesi che prestano servizio in ospedale: a loro il vescovo ha espresso parole di sincera gratitudine per il prezioso e silenzioso impegno a favore dei malati.
Nel corso dell’omelia, il vescovo Giovanni ha sottolineato il «valore speciale di celebrare l’Eucaristia in un luogo di cura, dove si intrecciano fragilità, sofferenza, dedizione e speranza». In prossimità del Natale, il «mistero di Dio che si fa uomo e condivide la debolezza umana trova – ha sottolineato il mons. Massaro – una risonanza particolarmente forte tra le corsie di un ospedale, dove ogni dolore ha un volto e una storia».
Richiamando la figura biblica di Anna, donna provata dalla sofferenza ma capace di affidare il proprio dolore a Dio, e il Magnificat di Maria, canto di fiducia e di speranza che esalta la dignità dei piccoli e dei fragili, il vescovo ha ribadito che «ogni vita è sempre un dono prezioso, degno di rispetto e di amore, anche – e soprattutto – nella malattia». «In ospedale – ha affermato – si comprende con chiarezza che il valore della persona non dipende dall’efficienza o dalla forza, ma dalla sua intrinseca dignità».
Parole di profonda riconoscenza sono state rivolte a tutto il personale sanitario, ai medici, agli infermieri, agli operatori sociosanitari, amministrativi e tecnici, oltre che ai volontari, definiti «custodi della vita» e «collaboratori preziosi dell’opera di Dio attraverso la cura quotidiana, spesso svolta in condizioni difficili». Non è mancato un appello alle istituzioni civili e politiche affinché «la sanità, soprattutto nei territori interni e più fragili, sia sostenuta con scelte lungimiranti e adeguati investimenti, a tutela del diritto alla salute e della dignità delle persone».
Infine, il vescovo ha rivolto un pensiero speciale ai malati, ricordando loro che «la sofferenza non è invisibile agli occhi di Dio e che, anche nei momenti più duri, il Signore continua a essere presente e a generare speranza».
Al termine della celebrazione, il presule ha visitato alcuni reparti dell’ospedale, portando personalmente gli auguri natalizi ai pazienti e al personale sanitario, in un clima di ascolto, prossimità e condivisione. Un gesto semplice ma significativo, che ha voluto testimoniare la vicinanza della Chiesa a chi soffre e a chi ogni giorno si prende cura degli altri.