-Ma qui a Natale che fanno ?- É questa la domanda che risuona tra le stanze di un ospedale pediatrico. Doloroso altrettanto dare una risposta perché il Natale tra quelle 4 mura è molto triste,ci si sente davvero soli e giù di morale. Il reparto è più vuoto dei giorni ordinari, i medici tendono a dimettere i pazienti che possono uscire ma… c’è chi proprio non può nemmeno il 25 dicembre. Allora sono gli infermieri di turno che cercano di rallegrare la situazione ed in qualche modo ci anche riescono. Il Natale è una festività che dona speranza, perché legata alla nascita di colui che salva. Però è difficile e tanto accettare la propria sorte dietro la finestra di un ospedale. Rimane la speranza di uscire presto da quel posto ed abbracciare i propri cari ma a volte sparisce anche questa. Paradossalmente per tutti coloro che vivono una vita al di fuori di un ospedale diventa anche un peso riunirsi fra parenti. C’è chi invece brama quell’atmosfera perché gli è stata sottratta violentemente e ne comprendel’importanza. Che sia un bambino o che sia un adulto fa poca differenza perché l’essenza della vita è visibile a chi sa guardate al cuore delle cose. È un dono davvero prezioso saper mirare al contenuto invece che al contenente.
Troppo spesso solo chi non può sognare mai raggiunge questo livello. Allora per tutti coloro a cui la vita in questo momento sorride, sappiate abbracciarvi di cuore e godere di quell’attimo di felicità che spesso sguscia via in un lampo.
Sappiate apprezzare interamente ciò che avete ora, in questo momento come la presenza di persone attorno a voi, sappiate perdonare piccoli o grandi screzi semplicemente perché è il perdono a rendervi liberi.
Buona Vigilia di Natale a tutti.