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Colpo notturno a Roma, telecamere incastrano un ladro che viene arrestato dalla Polizia

ROMA – Pensavano di agire indisturbati, ma non avevano fatto i conti con l’occhio elettronico delle telecamere. Un furto notturno ai danni di un’attività commerciale della Capitale si è trasformato in una corsa contro il tempo finita con l’intervento lampo della Polizia di Stato: un arresto immediato e tre complici denunciati.

È stato il proprietario del negozio, collegato in diretta con il sistema di videosorveglianza, ad assistere in tempo reale all’irruzione dei ladri. Secondo dopo secondo, ha seguito le loro mosse: dall’ingresso furtivo nel locale fino all’inizio del saccheggio. Poi la decisione cruciale: la chiamata al numero unico di emergenza 112.

Le pattuglie della Questura di Roma sono arrivate in pochi minuti. All’interno dell’esercizio commerciale, la scena era chiara: quattro persone stavano portando a termine il colpo. Alla vista degli agenti, però, il piano è saltato. I malviventi si sono dati alla fuga, dando vita a un inseguimento concitato che si è esteso anche ai terreni circostanti.

La corsa si è conclusa con il fermo di uno dei fuggitivi, un cittadino cileno di 41 anni, bloccato mentre tentava di far perdere le proprie tracce. Addosso aveva arnesi da scasso: per lui è scattato l’arresto con l’accusa di furto.

Ma la notte non era ancora finita. Le ricerche dei complici sono proseguite senza sosta. Poco dopo, l’attenzione degli agenti è stata catturata da un’auto bianca che sfrecciava in modo sospetto. A bordo due donne, poi raggiunte dagli altri tre soggetti coinvolti nel colpo. Nonostante un primo tentativo di fuga, il veicolo è stato rintracciato grazie al coordinamento con la sala operativa della Questura.

Per i tre complici, non colti in flagranza di reato, è scattata la denuncia a piede libero.

Un dettaglio inquietante emerge dalle indagini: durante il furto, i ladri avevano tentato di oscurare la telecamera interna, proprio quella che aveva permesso al proprietario di smascherarli. Un gesto che però non è bastato a evitare l’intervento delle forze dell’ordine.

Le indagini sono in corso. Come previsto dalla legge, per tutti gli indagati vale il principio di presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva.