ROMA -Non è stato solo un incontro, ma un abbraccio vero. Un gesto che va oltre il campo da gioco e arriva dritto al cuore delle persone. L’AS Roma ha fatto visita ufficiale all’Opera Don Calabria di Primavalle, portando con sé non solo i colori giallorossi, ma un messaggio potente di solidarietà, attenzione e umanità.
Accanto alla squadra, la presenza di Mile Svilar ha reso la giornata ancora più speciale. Il portiere giallorosso si è fermato tra sorrisi, strette di mano e parole sincere, dimostrando come i veri campioni sappiano esserlo soprattutto lontano dai riflettori dello stadio.
È stata una giornata di auguri, certo, ma anche di sport che educa, di inclusione, di tutela della salute. La Roma ha donato generi alimentari e indumenti alle persone fragili assistite dal centro, offrendo anche visite cardiologiche, un segno concreto di attenzione verso chi ogni giorno combatte battaglie silenziose.
In un quartiere come Primavalle, dove il bisogno di sostegno e presenza è reale, il calcio ha dimostrato ancora una volta di poter essere molto più di una partita: può diventare strumento di vicinanza, speranza e dignità. Un pallone che unisce, una maglia che scalda, un gesto che resta.
Perché quando una squadra sceglie di scendere in campo accanto agli ultimi, il risultato è già scritto: vince lo sport, vince la comunità, vince l’umanità