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Ascrea celebra San Nicola: fede, tradizione e comunità in festa

ASCREA – «Evviva San Nicola!». Con questo entusiasmo il sindaco Riccardo Nini ha salutato la giornata di festa che ha coinvolto l’intera comunità di Ascrea in occasione del patrono, un appuntamento che ogni anno rinnova emozione, devozione e senso di appartenenza.

La celebrazione, che affonda le radici in un’antica tradizione cara al borgo affacciato sul Turano, ha visto come sempre i fedeli partecipare alla Santa Messa presieduta dal nuovo parroco don Kizito, concelebrata da don Enda Murphy, sacerdote originario del luogo. La festa è stata arricchita dai profumi e dai sapori tipici, grazie allo stand delle tradizionali ciambelle preparate dalla Pro Loco, e dalla commemorazione dei caduti ascreani di tutte le guerre, momento toccante e centrale per la memoria collettiva della comunità.

Quest’anno la ricorrenza ha portato con sé un ulteriore segno di attenzione verso il bene comune: l’inaugurazione di un defibrillatore di ultima generazione, donato dal Centro Anziani di Ascrea e fruibile 24 ore su 24 nell’atrio del Palazzo Comunale. Un gesto prezioso che testimonia come la solidarietà e il prendersi cura gli uni degli altri siano un tratto distintivo della vita del paese.

Ogni anno la festa per le vie del borgo affascina abitanti e visitatori: il suono delle campane, i colori, il profumo dei dolci tipici, l’atmosfera di unione che percorre i vicoli raccontano una storia che si rinnova e resta viva. Tradizioni come questa non sono soltanto ricordo, ma forza che guarda al futuro.

San Nicola, vescovo di Mira vissuto nel IV secolo, è uno dei santi più venerati della cristianità. Conosciuto come protettore dei bambini, dei viaggiatori, dei marinai e delle comunità, è ricordato per la sua carità e i suoi gesti di attenzione verso i più poveri. Le sue opere di misericordia hanno dato origine nel tempo a usanze popolari e leggende – tra cui quella che ha ispirato la figura moderna di Santa Claus – ma soprattutto continuano a rappresentare un modello di generosità e dedizione verso il prossimo.

La celebrazione del patrono, dunque, non è soltanto un appuntamento di calendario, ma un bene prezioso che tiene unite le generazioni e ricorda a tutti il valore della gratitudine, della cura e della fraternità.