L’Aquila – Tante le persone che ieri, sette dicembre, nel cuore della città capoluogo d’Abruzzo, hanno firmato la petizione proposta delle Democratiche del Territorio Aquilano. “ A loro – dice Gilda Panella, portavoce delle Dem del Territorio Aquilano e componente del coordinamento nazionale delle Democratiche – il nostro grazie per aver, con la firma alla petizione, appoggiato la richiesta affinché l’Ordinamento legislativo si renda più solido e democratico con tre leggi di civiltà, due nazionali e una regionale: per “il consenso libero e attuale” – no è no, altrimenti è stupro –, l’educazione relazionale, affettiva, sessuale e per la cultura del rispetto. “
“ Nonostante la temperatura rigida e il clima di festa, alle porte del Natale, donne e uomini di ogni età hanno voluto esprimere con chiarezza un principio di civiltà, dimostrando ancora una volta che cittadine e cittadini sono spesso molto più avanti della politica. “
Ascoltare, comprendere e raccogliere i segnali che arrivano dal Paese reale può portare la politica ad essere di nuovo considerata vicina al sentire delle persone e quindi maggiormente rappresentativa e autorevole.
Hanno partecipato alla raccolta firme a L’Aquila: Stefania Pezzopane, consigliera comunale, componente la direzione nazionale pd e dell’esecutivo nazionale delle Democratiche, Nello Avellani, segretario pd unione comunale L’Aquila, Alessandro Tettamanti, segretario pd circolo L’Aquila centro, Emilia Dell’Aguzzo della Conferenza Democratiche, insieme alla portavoce del Territorio Aquilano.
“Donne e uomini, insieme, impegnate/i perché finalmente si affermi la cultura del rispetto. Un impegno per tutte/i, oltre le lecite appartenenze, perché le donne sottoposte a violenze abbiano maggior tutela legislativa. Perché gli uomini civili vogliono segnare la distanza dagli uomini violenti, impegnandosi attivamente in un percorso di civiltà. E’ forte ormai la consapevolezza che solo insieme possiamo sconfiggere la barbarie della violenza maschile contro le donne. – E conclude – Abbiamo il dovere di lasciare alle nostre figlie e ai nostri figli un mondo migliore, più giusto e rispettoso. Noi ci impegniamo per questo. Perché ogni donna non debba più vivere l’orrore della violenza e della sopraffazione. Continueremo quindi nella nostra raccolta firme, in una campagna che grazie all’impegno di tante democratiche, di donne e uomini di buona volontà, sta trovando spazio in numerose aree del Paese.”