UFFICI STAMPA NAZIONALI – Il rifacimento dell’asfalto stradale è un intervento fondamentale per garantire sicurezza, comfort di guida e durata delle infrastrutture, una procedura che richiede competenza tecnica, macchinari specializzati e un’organizzazione precisa.
Tutto ha inizio con l’analisi preliminare della pavimentazione esistente, dove tecnici e ingegneri verificano lo stato del fondo e valutano eventuali cedimenti, infiltrazioni o irregolarità. Una volta definito l’intervento, si passa alla fase più visibile: la fresatura.
Attraverso moderne macchine fresatrici l’asfalto usurato viene raschiato e rimosso in maniera uniforme, convogliato su camion e recuperato in impianti dedicati per essere riciclato, riducendo costi e impatto ambientale. Terminata la fresatura, la superficie viene pulita e preparata con emulsioni bituminose che permettono al nuovo conglomerato di aderire correttamente. È quindi il momento della stesa del nuovo asfalto: il materiale caldo viene distribuito da vibrofinitrici, regolato e compattato dai rulli, in una sequenza ininterrotta che consente di ottenere una superficie uniforme, impermeabile e resistente al traffico intenso. Le nuove tecnologie consentono l’utilizzo di asfalti drenanti, fonoassorbenti o ad alta aderenza, a seconda della destinazione della carreggiata.
Dopo il raffreddamento e l’assestamento del manto stradale, si procede alle finiture, ovvero alla realizzazione della segnaletica orizzontale, con l’applicazione delle strisce bianche di mezzeria e margine, degli attraversamenti pedonali, delle frecce direzionali e delle indicazioni necessarie alla regolamentazione del traffico. Vernici speciali e materiali rifrangenti migliorano la visibilità notturna e la sicurezza in condizioni di pioggia. Il risultato non è solo un intervento estetico, ma si incide sulla mobilità e sulla sicurezza dei cittadini, frutto di una filiera di professionalità, competenze e tecnologie che permettono alle nostre strade di rimanere efficienti nel tempo.
