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La notte del Krampus nella leggenda del lato misterioso del Natale!

EDITORIALE  – Con il calar della notte del 5 dicembre, nelle valli innevate dell’arco alpino, si risveglia una figura temuta e misteriosa: il Krampus, il demone del Natale, compagno oscuro di San Nicola. Tra nebbie gelide e campanacci che risuonano nell’aria, questo essere mostruoso veglia sui bambini cattivi, pronto a punirli con fruste di vimini e catene.

Nelle antiche tradizioni alpine, Krampus non è solo un simbolo di paura: è l’incarnazione del lato oscuro del Natale, una presenza che ricorda agli uomini che la luce e la bontà non sono mai prive di controllo. La sua figura ibrida, metà demone e metà bestia, con corna di capra, pelliccia nera e lingua rossa protrusa, appare improvvisamente tra le strade deserte, tra i camini fumanti e le luci tremolanti dei villaggi innevati.

La notte del 5 dicembre, conosciuta come Krampusnacht, gli abitanti delle zone alpine organizzano sfilate spettacolari: uomini mascherati da Krampus percorrono le strade scuotendo catene e campanacci, facendo tremare i più piccoli. È un rito che unisce paura e fascino, un’esplorazione del confine tra mito e realtà.

Si narra che, in un villaggio sperduto tra le montagne del Tirolo, un bambino particolarmente disobbediente scomparve misteriosamente durante la Krampusnacht. Gli abitanti giurano di aver visto, tra la nebbia, un demone dalla pelliccia scura trascinare il piccolo verso la foresta innevata, con i campanacci che echeggiavano come presagi sinistri. La mattina seguente, il bambino riapparve sulla soglia di casa, impaurito e muto, con la frusta di vimini spezzata accanto a sé, come a ricordare a tutti la presenza del Krampus. Ancora oggi, nei racconti dei nonni, quella notte è descritta come un momento in cui il confine tra il mondo umano e quello oscuro si assottiglia, e ogni disobbedienza può avere conseguenze inquietanti.

Oggi, il Krampus non è solo terrore: è simbolo di un’antica sapienza popolare che mescola magia, morale e mistero. Le sue apparizioni ricordano che la luce del Natale convive con l’ombra, e che la tradizione può essere al tempo stesso festosa e profondamente enigmatica. Le notti del 5 dicembre continuano a essere attese con timore e rispetto, come un ponte tra il mondo reale e quello delle creature oscure che popolano le leggende alpine.

In fondo, il Krampus non punisce solo i bambini: invita tutti noi a ricordare che la saggezza e la disciplina, talvolta, arrivano mascherate da terrore.