Roma – Una notte di terrore nel cuore della Capitale si è conclusa con l’identificazione dei responsabili, ma lascia dietro di sé un clima di indignazione e paura. I Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Farnese hanno denunciato tre ragazzi romani di appena 17 anni, gravemente indiziati di una brutale aggressione ai danni di un giovane di 25 anni.
L’episodio è avvenuto nella notte tra sabato 13 e domenica 14 settembre, in corso Vittorio Emanuele II, nei pressi di largo Argentina, una delle zone più centrali e frequentate di Roma. La vittima, mentre si dirigeva a casa, è stata avvicinata da un gruppo di ragazzi, che senza alcuna provocazione hanno iniziato a colpirlo con pugni violenti, sputi e insulti a sfondo omofobo.
Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, uno dei minori gli ha strappato il ventaglio dalle mani, spezzandolo, prima di colpirlo ripetutamente. In pochi secondi sono arrivati altri due complici, contribuendo alla violenza e facendolo rovinare a terra. La vittima è stata soccorsa dai passanti e trasportata d’urgenza all’Ospedale Santo Spirito, con una prognosi di 20 giorni per lesioni facciali multiple.
L’indagine, condotta con grande precisione dai militari, ha combinato analisi di pagamenti con carta, social network, verifiche anagrafiche e riconoscimenti fotografici. Questo lavoro certosino ha permesso di raccogliere prove solide a carico dei tre minori, denunciati in stato di libertà per lesioni personali aggravate dalla finalità di discriminazione omofoba.
Un episodio che scuote la città e pone nuovamente l’accento sull’allarme sicurezza e sui rischi legati alla violenza giovanile nelle strade di Roma. La Capitale resta in attesa di risposte concrete, mentre i cittadini chiedono giustizia per il giovane aggredito senza motivo.