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Tiburtino Terzo, inaugurato nuovo polo di servizi pubblici

ROMA – Dove un tempo c’erano occupazioni, degrado e una delle piazze di spaccio più note del quadrante est della Capitale, oggi sorgono una Casa della Comunità e un Ospedale della Comunità: simboli concreti di una rinascita che fino a pochi anni fa sembrava soltanto un’utopia.

In Via del Frantoio, a Tiburtino III, il quartiere che per decenni ha combattuto con l’emarginazione e l’abbandono, è stato inaugurato questa mattina il nuovo polo di servizi, alla presenza del Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e del Direttore Generale della ASL Roma 2 Francesco Amato.

Un progetto nato tre anni e mezzo fa, quando l’allora visione condivisa con il sindaco Roberto Gualtieri tracciò una via chiara: trasformare gli stabili comunali, per anni lasciati al degrado, in un presidio sociale e sanitario capace di restituire dignità a un’intera comunità.

“Oggi quel futuro lo stiamo costruendo pezzo dopo pezzo”, il commento durante l’inaugurazione, definita non semplicemente un taglio del nastro, ma un tassello fondamentale di un riscatto urbanistico e umano.

Servizi essenziali, cura, ascolto, presenza delle istituzioni: elementi che cambiano la percezione di un territorio e il destino di chi lo abita.

Se il percorso proseguirà senza sosta, alla fine di questa consiliatura Tiburtino III potrebbe non essere più soltanto un luogo di cronaca, ma un esempio di rigenerazione realizzata.

Come era stato immaginato, come era stato sognato: ora sta diventando realtà.