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Natale, l’altra faccia dei dolci: quando panettoni e torroni mettono a rischio metabolismo e salute

. Gli esperti: “Sì alla tradizione, ma con moderazione”

INFOSALUTE – Con l’avvicinarsi del Natale, il consumo di dolci tipici aumenta in modo significativo e, come ogni anno, panettoni, pandori e torroni diventano protagonisti indiscussi delle tavole italiane. Il problema, sottolineano medici e nutrizionisti, è che queste prelibatezze iniziano a circolare già da novembre e molti cittadini cominciano a concedersi porzioni abbondanti settimane prima delle feste, continuando spesso anche dopo l’Epifania.

Il risultato è un prolungato eccesso di zuccheri e grassi che può mettere l’organismo a dura prova. Il panettone tradizionale, icona della pasticceria natalizia, è un alimento ricco di burro, uova, zucchero e farine raffinate. Una combinazione che lo rende delizioso ma anche altamente calorico: un solo chilo può superare le 3.000 calorie. Consumazioni ripetute durante la giornata – una fetta al mattino, una a metà pomeriggio, un’altra dopo cena – espongono il metabolismo a un surplus energetico difficile da smaltire, con conseguente aumento del peso corporeo e accumulo di grassi nel sangue. Gli esperti spiegano che questo comportamento alimentare può determinare innalzamenti sensibili di trigliceridi e colesterolo, in particolare della frazione LDL, associata a un maggior rischio cardiovascolare. A subire le conseguenze è anche il sistema digerente: l’organismo è costretto a un vero e proprio tour de force per metabolizzare la grande quantità di zuccheri e grassi saturi introdotti in breve tempo.

Non a caso molte persone riferiscono pesantezza, sonnolenza, digestione lenta, gonfiore addominale e calo di energia, segnali tipici di un apparato gastrointestinale sovraccaricato. L’effetto cumulativo di queste settimane di indulgenza si riflette spesso sugli esami del sangue: valori alterati di glicemia, colesterolo e trigliceridi che richiedono tempo per rientrare nei parametri normali. È per questo che i medici ricordano l’importanza di mantenere un equilibrio anche in un periodo dominato dalla convivialità e dalle tradizioni gastronomiche. Rinunciare ai dolci non è necessario, ma è fondamentale limitarne la frequenza, scegliere porzioni moderate e inserire pasti più leggeri e bilanciati tra una festività e l’altra. Un’attività fisica quotidiana, anche solo sotto forma di camminata, può aiutare a compensare l’eccesso calorico. Bere molta acqua favorisce la digestione e contribuisce a mantenere efficiente il metabolismo. In definitiva, il Natale può e deve restare un periodo di piacere e condivisione. Tuttavia, come ricordano gli specialisti, la gola va assecondata senza perdere di vista la salute: il panettone è un capolavoro gastronomico, ma mangiarlo più volte al giorno per settimane può trasformarlo da semplice dolce delle feste a fattore di rischio metabolico. Sì alla tradizione, dunque, ma con buon senso. Il modo migliore per godere delle feste è farlo senza esagerare.