SUBIACO – I Carabinieri della Stazione di Subiaco, con il supporto del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia, hanno arrestato tre persone — madre e figli — accusate di minacce aggravate, violazione di domicilio, incendio doloso e atti persecutori.
Secondo quanto ricostruito dai militari, i tre erano da tempo in contrasto con alcuni vicini di casa. Armati di mazze da baseball e di un piccone, avrebbero prima tentato di introdursi nella proprietà di una giovane coppia residente nelle loro vicinanze, minacciando ripetutamente di morte i due.
La situazione sarebbe poi degenerata ulteriormente quando il gruppo si è spostato verso l’abitazione di altri familiari della coppia, lungo la strada provinciale che collega Subiaco a Monte Livata. Anche qui, sempre armati, avrebbero inseguito uno degli abitanti, che è riuscito a mettersi in salvo fuggendo verso la boscaglia.
Successivamente, utilizzando del liquido infiammabile e un accendino portati con sé, i tre avrebbero appiccato il fuoco a una tettoia in legno di una casa in costruzione. Le fiamme sono state domate rapidamente dai Vigili del Fuoco di Subiaco, intervenuti sul posto impedendo che l’incendio si propagasse.
Dopo il rogo, i tre si sono allontanati, ma sono stati intercettati dai Carabinieri dopo poche centinaia di metri e bloccati.
Gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Rebibbia, dove rimangono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per le successive determinazioni.
