San Vincenzo Valle Roveto (AQ) – Sabato, tarda mattinata, una truffa con la tecnica del “falso carabiniere”, in danno di un 87enne residente nelle Marche, si è appena perfezionata.
L’anziano si rivolge con fiducia alla Stazione Carabinieri di Sant’Elpidio a Mare, in provincia di Fermo, e racconta cosa gli è appena successo, ossia di aver ricevuto una telefonata da uno sconosciuto che, fingendo di essere un appartenente alle Forze dell’Ordine, preannuncia l’invio di un proprio collega, in realtà un complice, che dovrà visionare gioielli o altri oggetti di valore col pretesto di dover verificare la posizione dell’uomo in relazione ad una rapina ad una gioielleria.
L’anziano con l’intento di dimostrare la propria estraneità alla rapina, fa entrare il giovane in casa e gli mostra i monili in oro, ricordi di una vita intera, che con un gesto fulmineo gli vengono sottratti.
L’attività di indagine che viene immediatamente posta in essere dai Carabinieri permette di individuare l’auto utilizzata dal giovane per darsi alla fuga, un’utilitaria bianca, e le ricerche vengono diramate a tutti i Comandi confinanti, assieme alla descrizione del giovane.
Tra le varie pattuglie ad aver ricevuto la nota di ricerca, c’è quella della Stazione Carabinieri di Capistrello, che intuendo quale potrebbe essere la direzione di fuga, si dirige velocemente sulla S.S. 690 “Avezzano – Sora – Cassino”.
Giunti all’altezza di San Vincenzo Valle Roveto, i Carabinieri intercettano il veicolo segnalato e lo fermano.
Viene identificato il giovane alla guida, un 23enne residente fuori Regione, gravato da precedenti penali specifici. La perquisizione personale, pienamente giustificata dalle circostanze, permette di rinvenire, nelle tasche della felpa che indossa, alcuni monili in oro.
Sono gli stessi che erano stati sottratti poche ore prima all’87enne: la certezza deriva dalla verifica dell’iscrizione incisa all’interno di una fede nuziale, riferita dall’anziano ai Carabinieri in sede di denuncia, assieme alla descrizione degli altri monili.
I gioielli, sottoposti a sequestro, verranno restituiti quanto prima all’anziano, che viene avvisato dagli stessi Carabinieri, questa volta quelli veri, della positiva evoluzione della vicenda.
Per il 23enne, invece, è scattato l’arresto in flagranza per il reato di truffa aggravata. Il giovane, su disposizione della Procura della Procura della Repubblica di Avezzano, è stato condotto presso la casa circondariale del capoluogo marsicano, in attesa dell’udienza di convalida.
Si evidenzia che le persone arrestate o deferite in stato di libertà sono innocenti sino alla pronuncia della sentenza definitiva e che i provvedimenti adottati dalla Polizia Giudiziaria richiedono la necessaria verifica e convalida da parte dell’Au