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Voce grossa dei Sindaci di Arsoli, Agosta, Marano, Vicovaro, Roviano ed altri: “sull’acqua non cediamo”

valle anieneValle Aniene – I Sindaci dei Comuni di Arsoli, Agosta, Marano Equo e Roviano nell’Incontro di sabato 10 dicembre ad Arsoli, con la partecipazione e la solidarietà dei Comitati dell’Acqua e dei Comuni di Anticoli Corrado, Cineto Romano, Cervara di Roma, Vicovaro e Vallinfreda, ribadiscono di non arrendersi alle vessazioni di ACEA ATO2 e non consegneranno gli impianti idrici; dopo il ricorso al TAR la battaglia per l’Acqua Pubblica prosegue con l’Appello al Consiglio di Stato. Non è accettabile il “corto circuito” della Regione Lazio, che da una parte vota all’unanimità la Legge Regionale d’Iniziativa Popolare, promossa dai Comitati dell’Acqua: “Tutela Governo e Gestione Pubblica delle Acque” (L.R. 5/2014) e dall’altra non solo non dà seguito alla sua legittima applicazione, bloccando di fatto l’individuazione dei nuovi “Ambiti di Bacino Idrografici”(ABI) per la gestione Servizio Idrico Integrato, ma per di più diffida i Comuni, che non l’hanno ancora fatto, a consegnare gli impianti all’attuale gestore unico ACEA ATO2.

“La Legge attuativa c’è! – si legge in una nota congiunta – e’ infatti da mesi in Commissione Ambiente la Proposta di Legge 238/2015, una proposta che ridisegna equamente gli ambiti di gestione del Servizio Idrico Integrato (ABI), e stabilisce nuove Convenzioni con i gestori che prevedono più trasparenza, maggior autonomia dei Sindaci e la partecipazione diretta dei cittadini nella gestione del Servizio Idrico poiché non sono più accettabili tariffe in costante aumento che incidono sulle già fragili economie delle famiglie e i continui disservizi del servizio idrico con interruzioni dell’erogazione dell’acqua anche di intere settimane. Chiedono: 1) al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Daniele Leodori, di calendarizzare la proposta di Legge 238/2015 per arrivare al più presto alla sua approvazione 2) a Virginia Raggi, Sindaco del Comune di Roma, di indire per metà Gennaio la Conferenza dei Sindaci dell’ATO2 e in quell’occasione di votare, con gli altri Comuni, una mozione che blocchi i procedimenti ingiuntivi di ACEA ATO2.”