Come prepararsi alle analisi del sangue: indicazioni utili sull’alimentazione e sui comportamenti da seguire
INFOSALUTE – Le analisi del sangue rappresentano uno strumento fondamentale per monitorare lo stato di salute e individuare eventuali alterazioni metaboliche o infiammatorie. Per ottenere risultati il più possibile attendibili è importante arrivare all’esame correttamente preparati, soprattutto per quanto riguarda alimentazione, idratazione e assunzione di farmaci.
Nella maggior parte dei casi non sono richiesti regimi alimentari particolari nei giorni precedenti gli esami, ma alcuni accorgimenti possono migliorare l’accuratezza dei risultati.
Ultimo pasto leggero: la sera prima è consigliabile consumare cibi semplici e facilmente digeribili, evitando piatti molto grassi o ricchi di zuccheri che potrebbero influire su parametri come trigliceridi e glicemia.
Evitare alcolici e bevande zuccherate: l’assunzione di queste sostanze può alterare diversi valori e falsare la lettura dei risultati.
Limitare caffeina e fumo: possono influenzare alcuni parametri metabolici e pressori.
Molti esami richiedono inoltre un periodo di digiuno che, su indicazione del laboratorio o del medico, può variare generalmente dalle 7 alle 12 ore. Durante il digiuno è consentito bere acqua naturale, evitando però un consumo eccessivo: una corretta idratazione facilita il prelievo e riduce il rischio di risultati alterati da emoconcentrazione.
Farmaci e integratori possono modificare alcuni valori ematici. Per questo:
è opportuno chiedere al proprio medico se sospendere temporaneamente un trattamento prima del prelievo;
in presenza di antibiotici o terapie che possono interferire, spesso è preferibile rimandare gli esami, salvo diversa indicazione clinica;
se l’obiettivo dell’analisi è proprio monitorare la concentrazione di un farmaco, il prelievo va effettuato dopo l’assunzione della dose prevista, secondo le tempistiche indicate dallo specialista.
Perché gli esami del sangue sono importanti
Effettuare controlli periodici è una buona pratica di prevenzione. Attraverso un semplice prelievo è possibile:
individuare precocemente squilibri metabolici;
monitorare stati infiammatori o infettivi;
valutare la funzionalità di organi come fegato, reni e tiroide;
seguire l’andamento di terapie in corso.
Una corretta preparazione non solo facilita il lavoro del personale sanitario, ma garantisce risultati affidabili e utili al medico per valutare in modo preciso lo stato di salute.