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A Roviano ovazioni per il tributo alla musica barocca tra emozioni dell’anima

ROVIANO – Nella cornice fiabesca del Castello Brancaccio di Roviano, sospesa tra storia e pietra viva, si è levata ieri una serata che resterà impressa nella memoria culturale del territorio. Il concerto di musica barocca “De Feminis et Viri: Forma Mutata, Vox Eadem”, dedicato al tema affascinante del travestimento vocale nell’opera antica, ha avvolto il pubblico in un’esperienza d’arte totale, dove musica, gesto e parola si sono fusi in un’unica drammaturgia sonora.

Promosso con esemplare dedizione dall’Associazione Musicale “Giuseppe Verdi” – Scuola di Musica di Castel Madama, presieduta da Giovanni De Luca, e sostenuto dal patrocinio della Città Metropolitana di Roma Capitale e del Comune di Roviano, l’evento ha dimostrato ancora una volta come la musica possa divenire ponte tra epoche, linguaggi e sensibilità.

Dopo il saluto istituzionale del sindaco Mattia Folgori, la sala del Castello si è trasformata in un vero teatro dell’anima: una sequenza di arie preziose, tratte dal grande repertorio barocco, ha accompagnato gli ascoltatori in un viaggio emozionale dove la voce, ora femminile ora maschile, ha saputo incarnare l’arte dell’artificio e la poesia dell’interpretazione.

Protagonista assoluta, il mezzosoprano Concetta Gagliotta, la cui voce, plasmata da carisma scenico e impeccabile rigore stilistico, ha guidato la platea tra affetti contrastanti, tormenti interiori e slanci di luce improvvisa. Al suo fianco, un ensemble di musicisti di magistrale esperienza — Ivana Comito e Stefania Viri ai violini, Anna Maria Gentile alla viola da gamba, Giuseppe Schinaia al clavicembalo — ha conferito al concerto un respiro cameristico di altissimo livello, impreziosito da colori antichi e da un’eleganza esecutiva rara.

Tra le mura cariche di storia del Castello Brancaccio, le note si sono elevate con un’intensità tale da trasformare l’ascolto in rito, la musica in memoria viva. E alla fine, il pubblico, profondamente partecipe, ha tributato agli artisti un applauso interminabile, a suggello di un evento che ha celebrato la musica non solo come arte, ma come patrimonio emotivo e intellettuale di una comunità.

 

Sintesi celebrativa delle biografie dei musicisti
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Concetta Gagliotta – Mezzosoprano Artista di solida formazione accademica e raffinatissima sensibilità interpretativa, specializzata nel repertorio rinascimentale e barocco, Gagliotta si distingue per una carriera costellata di progetti dedicati alla musica antica, prime esecuzioni moderne e collaborazioni con importanti ensemble e direttori. La sua voce, plasmata da anni di studio e dedizione, è oggi tra le più apprezzate interpreti del tardo barocco italiano.

Stefania Viri – Violino Violinista dalla lunga esperienza orchestrale, maturata in quasi quarant’anni presso il Teatro dell’Opera di Roma, Viri unisce la solida tradizione classica a una crescente passione per il repertorio barocco. La sua cifra distintiva risiede nell’equilibrio tra rigore tecnico e finezza cameristica.

Giuseppe Schinaia – Clavicembalo Musicista poliedrico e di respiro internazionale, formatosi con maestri del calibro di Christophe Rousset, Schinaia ha costruito una carriera ricchissima: solista, direttore artistico di festival, editore musicale, docente universitario. La sua visione interpreta la musica antica con mente analitica e anima creativa.

Ivana Comito – Violino Virtuosa dal profilo eclettico, vincitrice di numerosi concorsi e protagonista in orchestre di prestigio in Italia e all’estero, Comito unisce alla formazione classica un’appassionata dedizione al violino barocco. Le sue tournée internazionali e le collaborazioni istituzionali ne attestano la statura artistica.

Anna Maria Gentile – Viola da gamba Interprete tra le più raffinate nel panorama italiano della musica antica, si è esibita nei principali festival europei e internazionali. La sua arte, riconosciuta e documentata da incisioni e trasmissioni radiofoniche, restituisce alla viola da gamba la profondità espressiva che le è propria nella grande tradizione del Seicento e Settecento.