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Lo smistamento pacchi di Avezzano ed il mistero dei destinatari dichiarati “assenti”

AVEZZANO – Un vero e proprio mistero aleggia sullo smistamento pacchi dal centro delle Poste di Avezzano. Prendiamo il caso della  Spedizione Crono Plus 9C1587J5091xx (le ultime due cifre sono schermate per privacy). Una prassi quella del dichiarare “assente” il destinatario che talvolta può anche rispondere al vero, ma ci sono molti casi in cui la probabile congestione gestionale dei pacchi, provoca dichiarazioni non rispondenti al vero.

Come nel caso in esame. Due i tentativi dichiarati dal corriere che prende in carico la consegna. E dopo due tentativi dichiarati “vani”, il pacco viene messo in una sorta di “giacenza” e quindi in transito e non vi è  modo per poterlo ritirare.  Non per causa del destinatario, che invece negli orari e nelle date indicate era effettivamente sul luogo di consegna e si vede arrivare mail nelle quali un corriere dice invece il contrario.

L’operatore di consegna, come si nota nella schermata sottostante, la prima volta prende in carico il pacco per la consegna il 18 novembre 2025 alle 17.57 mentre un solo minuto dopo, e quindi alle 17.58 dichiara che il destinatario non era a casa. Nemmeno la DeLorean DMC12 modificata per fungere da macchina del tempo di Ritorno al Futuro riuscirebbe in sessanta secondi a raggiungere il destinatario che poi si trova a Carsoli, come nel caso in questione. 

Poi ripete la stessa dichiarazione il giorno seguente e specificamente: il 19 novembre 2025 alle ore 18.00 il destinatario era sul luogo di consegna, ma ancora una volta si reitera la dichiarazione del giorno prima: destinatario non trovato. Poi alle 18.15 il  corriere “rimette in consegna” il pacco. Dopo un ulteriore quarto d’ora e quindi alle 18.33 del 19 novembre 2025 lo dichiara “in transito”.

Quindi giacente da qualche parte. Ai numeri di assistenza nazionali dedicati per tale servizio, rispondono che non si può fare nulla, se non reclamo in quanto il pacco dopo due tentativi di consegna non andati a buon fine viene messo in un limbo… la giacenza. E il destinatario non può nemmeno andarlo a rititare. L’unico che può agire è il mittente, il quale però risponde che essendo in “transito” e quindi in uno stato appeso non può agire per mancata consegna e non vi è nemmeno possibilità di effettuare il rimborso di quanto pagato dal destinatario

Amara la sorpresa di chi ha sborsato soldi per acquistare cose, e si vede in balia di dichiarazioni palesemente inveritiere che causano disagi rispetto ad un servizio che dovrebbe essere al passo con i tempi della digitalizzazione. A quel punto gli operatori del numero 803160 consigliano di fare reclamo sul sito web, procedura che però per malfunzionamento del sistema non viene resa possibile. Resta una mail, e la speranza che qualcuno la legga. E’ la triste storia di un pacco, come tanti, che rischia di essere abbandonato nelle scie del futuro. Sicuramente dichiarare “assente” il destinatario risolve il problema di chi ha troppe consegne da gestire, ma non il legittimo diritto di ricevere qualcosa per cui si è pagato.

Ma Polis c’è.