Di seguito riportiamo alcune proposte salienti avanzate dall’UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) per la Legge di bilancio dello Stato 2026, volte a sostenere i territori montani e gli enti locali.
L’UNCEM chiede innanzitutto lo stop a qualsiasi taglio di trasferimenti a carico di Comuni, Unioni di Comuni e Province, ricordando i tagli già subiti nel 2024.
Le richieste chiave includono un massiccio incremento del Fondo Nazionale per lo Sviluppo delle Montagne Italiane (FOSMIT), portandolo dagli attuali 200 milioni a 1 miliardo di euro annui per il periodo 2026-2034. Si propone inoltre di stanziare ulteriori 300 milioni di euro per implementare la “Strategia delle Green Communities”, finanziata dal PNRR.
Per la manutenzione del territorio, si richiede l’estensione dell’IVA agevolata al 4% per le opere pubbliche di salvaguardia idrogeologica nelle aree montane.
Si propone anche il rifinanziamento del Fondo per la gestione forestale e la prevenzione del dissesto con 15 milioni di euro annui dal 2026 al 2032.
In tema di infrastrutture digitali, l’UNCEM chiede un incremento di 20 milioni di euro del fondo per la realizzazione di tralicci di proprietà pubblica, suggerendo anche una deroga ai vincoli ambientali per facilitarne l’installazione, data la loro utilità pubblica e di protezione civile.
Per garantire i servizi ai cittadini, l’associazione propone di bloccare la riduzione dei dirigenti scolastici e i conseguenti accorpamenti di istituti nelle aree montane e nelle piccole isole, stanziando 40 milioni di euro annui dal 2026.
Si evidenzia inoltre la necessità di sostenere i piccoli Comuni e le Unioni nel coprire gli oneri per i segretari comunali, alimentando l’apposito fondo statale.
Infine, sul fronte energetico, l’UNCEM chiede una riduzione dell’IVA sul pellet (dal 22% al 4%) e sulla legna da ardere.