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Il genio pittorico di Teofilo Patini si riscopre nel suo Abruzzo

il volume di Pasquale Del Cimmuto presentato a Pescara e L’Aquila il 7 e 14 novembre 2025

La figura e l’opera di Teofilo Patini (Castel di Sangro, 1840 – Napoli, 1906), autentico interprete del realismo pittorico dell’Ottocento, tornano a essere protagoniste nel panorama culturale abruzzese grazie al nuovo volume curato dal dottor Pasquale Del Cimmuto, medico, già sindaco di Pescocostanzo e direttore della Pinacoteca Patiniana di Castel di Sangro. L’opera, edita da PerleArti E.T.S., rappresenta un importante contributo alla riscoperta di uno dei più grandi artisti dell’Italia postunitaria, capace di raccontare con straordinaria intensità la miseria, la dignità e la forza della sua gente.

Patini, con la sua pittura intrisa di pathos e verità, fu tra i maggiori esponenti del verismo sociale. I suoi capolavori – “Bestie da soma”, “Vanga e latte” e “L’erede” – costituiscono una vera e propria Trilogia Sociale, nella quale l’artista denunciò con coraggio le condizioni di vita del popolo contadino, trasformando il dolore collettivo in testimonianza artistica universale.

Dopo la recente e partecipatissima presentazione nel paese natale di Castel di Sangro, il volume sarà protagonista di nuovi incontri pubblici. Il 7 novembre 2025, alle ore 16.00, presso il Museo Cascella di Pescara, nell’ambito del FLA – Festival di Libri e Altrecose, l’autore Pasquale Del Cimmuto sarà intervistato dal giornalista Sergio Venditti, della rivista di cultura Tempo Presente, fondata nel 1956 da Ignazio Silone e Nicola Chiaromonte. Seguirà poi un secondo appuntamento a L’Aquila, il 14 novembre, mentre ulteriori presentazioni sono previste a Napoli e Roma, con la partecipazione di autorevoli relatori e ospiti del mondo dell’arte e della cultura.

L’iniziativa rappresenta anche un omaggio alla vitalità culturale di Pescara, oggi importante polo artistico nazionale grazie alle sue istituzioni museali, tra cui il Museo dell’Ottocento, che custodisce opere dello stesso Patini. Attraverso questo progetto editoriale, Del Cimmuto rinnova il suo impegno nel valorizzare i grandi pittori abruzzesi dell’Ottocento e del primo Novecento, contribuendo a restituire loro il ruolo che meritano nella storia dell’arte italiana.

La riscoperta di Teofilo Patini non è solo un atto di memoria storica, ma un messaggio attuale: la sua arte, intrisa di compassione e giustizia sociale, continua a parlare al presente, ricordandoci la dignità degli ultimi e la necessità di difendere i valori fondamentali dell’umanità.