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Scamolla sempre più determinato: “salviamo il Giovenco, no alla captazione a monte delle acque”

Roma  – Domani 5 Novembre 2025 presso il Tribunale Superiore delle Acque di Roma ci sarà la prima udienza sul ricorso presentato dalle associazioni ambientaliste a difesa del fiume Giovenco.
Un corposo ricorso che comprende 25 punti di contestazione contenuti in ben 82 pagine a cui si uniscono motivi aggiunti per altre 64 pagine ad integrazione dello stesso. Lo rende noto Alfonsino Scamolla consigliere comunale di minoranza a Pescina che così prosegue:
Interessante è la posizione del Comune di Pescina, che, nelle sue 11 pagine di memoria, si è dovuto costituire, perché chiamato in giudizio come controparte, alla stregua della Regione Abruzzo.
Altro che ricorso ad adiuvandum, il Comune nella “Memoria di costituzione” ha chiesto di essere tirato fuori dalla causa, come a dire che il fiume non è “cosa che ci riguarda” o in alternativa di chiamare in giudizio anche gli altri Comuni: Aielli, Celano, Cerchio, Ortucchio, San Benedetto dei Marsi, Trasacco, Avezzano e Luco dei Marsi……… mal comune mezzo gaudio.
Alla fine il Comune da vero “Ponzio Pilato” chiede al Giudice di nominare un consulente tecnico del Tribunale (CTU).
Perché chiedere ora un consulente terzo (CTU) quando il Comune poteva farlo in fase di approvazione?
Carta canta.
Gli atti sono a disposizione dei cittadini.
Altro che bugie di cui qualcuno prova ad accusarmi.2