VICOVARO – “Vicovaro deve restare ai vicovaresi, non ai commissari”. Con queste parole l’ex sindaco Nello Crielesi è tornato sulla scena politica locale, criticando duramente le recenti decisioni del Commissario Prefettizio che guida il Comune dopo la fine anticipata dell’amministrazione. Secondo Crielesi, l’attuale gestione commissariale avrebbe oltrepassato i limiti di una normale amministrazione ordinaria, assumendo “decisioni dal chiaro valore politico” in assenza di legittimazione democratica.
Al centro delle polemiche c’è la scelta di riportare Vicovaro nell’Unione dei Comuni della Valle Ustica per la gestione dei rifiuti, con un impegno della durata di otto anni. Una decisione che, secondo l’ex sindaco, “vanifica la volontà della precedente amministrazione”, che solo pochi mesi fa aveva deliberato l’uscita dall’ente sovracomunale per intraprendere un percorso di autonomia nella gestione dei servizi ambientali.
Crielesi ricorda come la partecipazione all’Unione fosse “eccessivamente dispendiosa e mal gestita”, con Vicovaro chiamata a coprire “il 62% del costo totale dell’appalto” a fronte di servizi “spesso mai erogati”. L’ex primo cittadino elenca nel suo intervento alcune mancanze: sanificazione dei mastelli mai effettuata, sacchetti non distribuiti, compostiere mai consegnate e spazzamento stradale quasi inesistente.
L’amministrazione guidata da Crielesi – sottolinea l’ex sindaco – aveva invece avviato un piano alternativo che prevedeva l’adesione a un’azienda municipalizzata “moderna e all’avanguardia”, oltre alla realizzazione di un’isola ecologica sul territorio comunale, “per affrancarsi definitivamente dal carrozzone dell’Unione dei Comuni”.
La nuova decisione, spiega ancora Crielesi, rischierebbe di “cancellare questa speranza” e rappresenterebbe “un atto di disprezzo verso la volontà popolare, un tentativo di restaurazione politica da parte di chi è uscito dalla porta e oggi cerca di rientrare dalla finestra”.
L’ex sindaco conclude annunciando la volontà di “agire con determinazione e fermezza per difendere la volontà dei cittadini di Vicovaro”, assicurando che il gruppo politico da lui guidato non resterà in silenzio davanti a scelte che giudica “senza legittimazione democratica”.