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Roma, il Tar Lazio: legittima la sospensione della licenza per slot accese fuori orario

no a richiesta risarcimento danni di un concessionario

rOMA – Il Tar Lazio conferma la sospensione della licenza per un concessionario di gioco, respingendo il ricorso presentato dal rappresentante legale della società contro il decreto della Questura di Roma del 9 luglio 2019 – notificato l’11 luglio 2019 – che disponeva la sospensione della licenza di pubblica sicurezza, a seguito del mancato rispetto dell’ordinanza del 2018 del Comune di Roma, relativa alla disciplina degli orari di funzionamento “degli apparecchi di intrattenimento e svago con vincita in denaro”.

Come riporta Agipronews, il ricorrente contestava la sospensione sostenendo la presunta “genericità” dei verbali degli accertamenti, l’erronea applicazione del principio di recidiva (i due verbali della Questura sono datati agosto 2018 e febbraio 2019) e la presunta “incompetenza” della Questura a somministrare la sanzione. Per questo motivo chiedeva il risarcimento dei danni derivanti dalla chiusura temporanea dell’attività.

Con la recente sentenza, tuttavia, il Tar Lazio ha confermato la piena legittimità del provvedimento della Questura, sottolineando che la sospensione della licenza rientra nei poteri discrezionali dell’autorità di pubblica sicurezza, previsti dall’art. 10 del TULPS (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza). I verbali di accertamento contengono tutti gli elementi necessari e non sono stati contestati con strumenti legali specifici. Inoltre, la valutazione della recidiva è stata correttamente effettuata considerando il periodo di 365 giorni “dell’anno solare”. Di conseguenza, la richiesta di risarcimento danni non trova fondamento, essendo il provvedimento pienamente legittimo.