Assalto al pullman nel reatino, fermati tre ultras della curva Terminillo
ermati tre ultras della curva Terminillo di Rieti: simpatizzanti fascisti, erano già conosciuti alle forze dell'ordine per precedenti disordini con tifoserie avversarie
ROMA – Ci sono tre persone fermate per l’assalto al pullman dei tifosi del Pistoia basket avvenuto la sera di domenica 19 ottobre, durante la quale è morto Raffaele Marianella, 65 anni, secondo autista del mezzo. Fin da subito le indagini dei pm di Rieti si erano concentrate su un gruppo di ultras della Sebastiani Rieti, a cui appartengono anche i tre fermati, che sono stati portati in carcere. Gli arrestati sono due ragazzi di 31 anni ed un uomo di 53 anni.
In un comunicato della questura di Rieti, si dice che a carico dei tre fermati “sono emersi gravi indizi di colpevolezza“. Le indagini serrate proseguite per tutta la notte e la giornata di oggi, avevano rapidamente fatto emergere “diverse persone coinvolte nell’evento”. Di fatto, le persone in fuga subito dopo il lancio di sassi erano state notate subito dalla Polizia: erano a volto coperto e si stavano allontanando velocemente dopo aver recuperato le auto parcheggiate sotto il cavalcavia. Alcune auto erano state intercettate subito dalla Polizia che aveva portato alcuni tifosi in Questura. Il cerchio poi si è stretto su un gruppo della curva Terminillo, formato da tifosi in parte già noti alle forze dell’ordine.
LA PREMEDITAZIONE
Secondo li inquirenti, la spedizione punitiva contro il pullman è stata organizzata subito dopo la fine della partita, tramite messaggi chat. Ora le conferme saranno cercate nell’analisi delle celle agganciate dai cellulari e delle immagini delle telecamere. Una volta raggiunto il cavalcavia, gli ultrà hanno atteso il passaggio del mezzo (che viaggiava a 70 chilometri orari lungo la Rieti-Terni non più scortato dalla Polizia) e lo hanno colpito con fitto lancio di sassi. Tra le altre cose è stato lanciato un mattone, che ha centrato prima sul viso e poi sul collo Raffaele Marianella. Per la Procura si tratta di omicidio volontario e potrebbe essere contestata la premeditazione.
L’AUTOPSIA E IL TEST SUL MATTONE
L’autopsia sul corpo dell’autista sarà compiuta martedì 21 ottobre. La Procura ha disposto che venga effettuato il test del Dna sul mattone che lo ha colpito in pieno volto mentre sedeva accanto all’autista. Il sasso ha sfondato il parabrezza e ha sfondato la trachea. (www.dire.it _ Agenzia Dire)