PADOVA PD – Oggi, mentre l’Italia intera si ferma in segno di lutto e gratitudine e si tengono a Padova i funerali di Stato, il pensiero di tutti va al sacrificio dei tre carabinieri, il Luogotenente carica speciale Marco Piffari, il Carabiniere scelto Davide Bernardello e il Brigadiere Capo qualifica speciale Valerio Daprà, che hanno perso la vita nell’esplosione avvenuta lo scorso 14 ottobre a Castel d’Azzano, nel Veronese. Nella Basilica di Santa Giustina a Padova, le tre salme sono state accolte da un fragoroso applauso, dopo la traslazione dalla camera ardente allestita presso il comando Legione Carabinieri del Veneto.
Come noto l’incidente, avvenuto durante un intervento di servizio, ha scosso profondamente l’Arma dei Carabinieri e l’intero Paese, che oggi si stringe attorno alle famiglie delle vittime, ai colleghi e alle comunità colpite da questa tragedia. Le tre vite spezzate rappresentano l’esempio più alto del senso del dovere, della dedizione e del coraggio con cui ogni giorno uomini e donne in divisa servono lo Stato, spesso affrontando rischi estremi per garantire la sicurezza di tutti i cittadini.
Durante le esequie, celebrate con commozione e solennità, sono stati ricordati non solo per la loro professionalità, ma anche per la loro umanità, la disponibilità e l’impegno costante nel servizio quotidiano. Il silenzio che accompagna oggi le bandiere a mezz’asta è il simbolo di un dolore condiviso, ma anche della riconoscenza di un Paese intero verso chi, fino all’ultimo istante, ha onorato il proprio giuramento con fedeltà e sacrificio. La loro memoria resterà viva nell’Arma e nel cuore degli italiani, come esempio di valore, di responsabilità e di amore per la patria. Hanno partecipato le più alte cariche dello Stato.