Colleferro/Segni, ottobre 2025 – Momenti di vero terrore all’alba quando i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Colleferro e della Stazione di Segni hanno sgominato una banda di 4 persone accusate di rapina e aggressione aggravata ai danni di un 37enne di Colleferro.
L’agguato pianificato nella casa di Segni
Tutto ha avuto origine ad aprile 2024, quando la vittima è stata attirata con l’inganno nell’abitazione della 33enne, con la scusa di consumare sostanze stupefacenti. Ma all’interno lo attendeva l’incubo: la porta era stata lasciata aperta per permettere al complice 43enne, già noto alle forze dell’ordine, di entrare e aggredirlo brutalmente. Il marsupio della vittima, contenente smartphone e 150 euro, è stato sottratto e consegnato a un altro complice pronto a facilitare la fuga a bordo di un’auto guidata dalla 49enne.
La vittima è riuscita a chiedere aiuto ai passanti e a raggiungere l’ospedale di Colleferro, dove i medici gli hanno assegnato 20 giorni di prognosi.
Minacce e intimidazioni anche dopo l’aggressione
Non è finita qui: un mese dopo, il 43enne avrebbe fatto irruzione nell’abitazione della vittima per tentare di costringerlo a ritirare la denuncia, rendendosi indiziato anche di tentata violenza privata.
Indagini lampo e arresti all’alba
Le indagini dei Carabinieri di Segni e Colleferro sono state decisive: testimonianze, immagini, riconoscimenti fotografici hanno permesso di ricostruire nei minimi dettagli la dinamica del pestaggio e di identificare i quattro responsabili.
La 33enne è stata posta ai domiciliari con braccialetto elettronico;
La coppia formata da uomo e donna di 36 e 49 anni dovrà presentarsi quotidianamente in caserma per l’obbligo di firma;
Il 43enne, già detenuto a Rieti per altri reati, rimane in carcere.
Una vicenda che ha scosso le comunità di Colleferro e Segni, tra violenza, minacce e audacia criminale, ma che si chiude grazie al pronto intervento delle forze dell’ordine.