The news is by your side.

Primo ottobre: quando l’autunno portava con sé il primo giorno di scuola

C’era una volta un primo ottobre in cui l’autunno bussava delicato alle finestre delle case, portando con sé il profumo delle foglie appena cadute e un’aria di inizio. Era il giorno in cui il mondo della scuola si apriva davanti ai bambini, un piccolo universo fatto di quaderni nuovi, matite appuntite e zaini che sembravano portare sogni più grandi delle spalle che li reggevano.

Il tema del primo giorno era quasi sempre lo stesso: “Autunno, cadono le foglie”. Ma quelle parole, semplici e lievi, erano il sipario che si alzava su un percorso di vita, fatto di scoperte, sorrisi e piccole vittorie quotidiane. Ogni foglia che cadeva sembrava sussurrare: “Oggi comincia qualcosa di nuovo”.

E poi c’era la maestra unica, figura che non insegnava solo numeri e lettere, ma anche come entrare nel cuore delle persone. La sua voce rassicurante, i suoi gesti premurosi, la capacità di capire chi eri prima ancora che tu trovassi le parole per raccontarlo: sembrava che la scuola, in quei tempi, fosse un’estensione della famiglia stessa.

Oggi la scuola è cambiata. Si parte a settembre, il ritmo è diverso, le classi più numerose, le regole più stringenti. Ma quell’emozione, quel brivido di primo giorno, non svanisce. Resta nel ricordo dei bambini diventati adulti, negli sguardi che ancora brillano al pensiero di una maestra che sembrava conoscere ogni segreto del cuore.

Il primo ottobre rimane così, anche se oggi è solo una data sul calendario: un simbolo di inizio, di crescita, di foglie che cadono e nuovi capitoli che si aprono. Un invito a non dimenticare mai il fascino discreto, eppure immenso, di quel primo passo nella scuola e nella vita.