Roma si trasforma in un luogo sospeso tra sogno e realtà. Lungo le sue rive antiche, dove la città eterna incontra il fluire del tempo, la luce diventa linguaggio e poesia. Fino al 15 ottobre, infatti, piazza Tevere – lo spazio pubblico dedicato alle arti contemporanee tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini – ospita Luminis, l’opera monumentale di Mario Carlo Iusi, un viaggio sensoriale che illumina il cuore della capitale.
Il progetto, curato da Tevereterno e realizzato in collaborazione con Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, Artivazione e Acqua Foundation, approda a Roma dopo aver toccato dal 2024 altre quattro città – Alatri, Albano Laziale, Terracina e persino Barcellona – come un fiume di luce che attraversa luoghi e memorie.
La luce come protagonista
Luminis si svela lungo 500 metri di muraglione sulla riva destra del Tevere: un susseguirsi di cornici rettangolari luminose di dimensioni variabili che disegnano nello spazio un percorso meditativo e visionario. Ma non è la struttura a catturare davvero l’attenzione: è la luce, con la sua forza silenziosa, a trasformare il vuoto in presenza e l’assenza in possibilità.
Ogni cornice è un invito a rallentare, a osservare con occhi nuovi ciò che troppo spesso scivola via distratto dal nostro sguardo. La luce rivela e al tempo stesso connette, facendo da ponte tra passato e presente, tra le stratificazioni storiche di Roma e le tensioni contemporanee del nostro tempo. Così, ciò che appare “vuoto” si trasforma in uno spazio fertile di riflessione, capace di evocare memorie, emozioni e pensieri.
Un paesaggio urbano da attraversare
L’opera, pensata appositamente per questo luogo, trasforma la sponda del fiume in una scenografia urbana da vivere in due modi: da lontano, con uno sguardo panoramico e poetico dalla riva opposta o dai ponti circostanti; oppure da vicino, camminando lungo la banchina di piazza Tevere, dove ogni dettaglio luminoso rivela nuove sfumature e significati nascosti.
In questo dialogo tra luce e città, Luminis si collega idealmente a un’altra celebre installazione: il “Triumphs and Laments” di William Kentridge, che nel 2016 raccontò la storia di Roma con un fregio monumentale lungo lo stesso tratto di fiume. Oggi, Iusi rinnova quel legame profondo tra arte contemporanea, memoria storica e paesaggio urbano, offrendo una nuova prospettiva sul rapporto tra la città e il suo fiume.
Appuntamenti tra arte e riflessione
A completare il progetto, due appuntamenti gratuiti – su prenotazione – invitano il pubblico a vivere l’esperienza in modo ancora più immersivo:
Giovedì 2 ottobre alle 20.30: fLuminis – La vita nascosta del Tevere
Domenica 12 ottobre alle 20.30: Respirare la luce
Due occasioni speciali per lasciarsi guidare dalla luce lungo il corso del fiume, riscoprendo Roma come un grande teatro a cielo aperto dove passato e futuro, arte e natura, continuano a dialogare senza fine.