Oggi si festeggia San Michele Arcangelo patrono della Polizia di Stato
Protettore anche dei paracadutisti
San Michele Arcangelo si festeggia il 29 settembre perché in quel giorno, nel IV secolo, fu consacrata la prima basilica a Roma dedicata a San Michele Arcangelo. Questa data fu fissata nel IV secolo in seguito a un evento che legava la celebrazione all’antica Roma, dove la festa divenne poi un riferimento anche dopo la costruzione della basilica “in Septimo”.
Il Santo Patrono rappresenta, per tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato, l’espressione più alta dei valori e delle virtù cristiane ed incarna il sacro ideale della incessante lotta del bene contro il male, cui si ispira il costante lavoro del poliziotto la cui “missione” è quella di garantire alla comunità adeguate condizioni di sicurezza, legalità e pacifica convivenza civile nonché il consolidamento del rapporto di fiducia con i cittadini.
La storia di San Michele Arcangelo, figura chiave nelle religioni abramitiche, è legata al suo ruolo di difensore di Dio e capo degli eserciti celesti, che combattono le forze del male come Satana. Il suo nome, “Chi è come Dio?”, è un’esclamazione contro l’orgoglio di Lucifero. La tradizione cristiana lo ricorda nella battaglia contro il drago e nella sua apparizione al vescovo Aubert nel 708, che portò alla fondazione del santuario di Mont Saint-Michel. Il culto di San Michele, diffuso nel Medioevo, è associato alla protezione del popolo di Dio e, per i Longobardi, divenne un simbolo di potere.