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Politica a Carsoli, la Bernardi replica alla maggioranza: “non so che farmene di stima a targhe alterne”

CARSOLI AQ – Dal consigliere di minoranza Lorena Bernardi riceviamo replica che integralmente pubblichiamo relativa alle precisazioni della maggioranza amministrativa di Carsoli nel merito di manutenzione ambientale a Tufo di Carsoli e mozione Palestina:

È abbastanza chiaro che ci saremmo aspettati una risposta, ma in questo caso è arrivata come quando ti aspetti e puntualmente arriva una simpatica colica renale.

Non entro nel merito della cronologia dei fatti anche se sarebbe assai divertente.

Ribadisco che è inaccettabile, a mesi di distanza dal 26 maggio scorso, ma che dico, da ancor prima, quando i proclami di pulizia, di decoro urbano e di manutenzione, si debbano vedere ancora persone che continuano a pulirsi e strapparsi da sole l’erba infestante davanti le proprie abitazioni e relative vie limitrofe di Tufo!

Per chiunque venga e voglia farci i complimenti fornirò con cura nomi, cognomi e indirizzo delle persone da ringraziare …

Adesso ho il compito e la responsabilità di parlare per coloro che hanno riposto fiducia in me.

E non ho alcuna intenzione di sfruttare problemi reali, causati da una reale incuria, per fini politici; pertanto, respingo al mittente un certo qualunquismo nei miei riguardi perché vorrei mi si rispondesse nel merito e non nelle intenzioni che ognuno interpreta a seconda del momento.

Non stiamo messi bene se questo è il cambiamento, anche nello scambio di opinioni.

I sopralluoghi che si dice siano stati effettuati vengono cronologicamente dopo.

Per dopo intendo rispetto a telefonate, post vari sui canali social (e non ad opera della sottoscritta), e dopo essere stata giudicata “troppo buona” rispetto al passato dove non ho mai mancato di farmi sentire per molto meno. Dopo aver raccolto numerose lamentele, fotografie e video.

L’ultima visita guidata effettuata davanti ai nostri Murales mi ha dato la spinta ulteriore ad agire, facendo il mio dovere di Consigliere di Minoranza; del resto, non sono una figura occulta, non un soprammobile e non ho ancora bisogno di qualcuno che mi scriva un testo o mi trasferisca lo spirito critico necessario!

Punto per punto; è vero che ci siamo visti prima, ma era appunto, prima, e comunque durante un incontro per definire un documento comune Pro Palestina che ancora non viene partorito.

Ah! Ma questo è un altro capitolo, quello in cui potrei diventare davvero arrogante.

Vorrei ricordare o dire a chiunque non lo sapesse ancora, che il consiglio Straordinario per la questione “riconoscimento Stato di Palestina” è stato chiesto dalla minoranza, altrimenti a Carsoli non se ne sarebbe mai e poi mai parlato. Sia chiaro.

Il nostro documento iniziale è stato ritirato contemporaneamente a quello della maggioranza. Il nostro, per errori formali che non ne scalfiscono la struttura e cosa più importante, l’obiettivo. Quindi ricapitolando, per meri errori formali poi immediatamente corretti, la maggioranza continua a non accettare la nostra mozione, ma questo è chiaramente l’unico appiglio per non votarla e nascondere le reali motivazioni di sudditanza politica.

Ad oggi riteniamo gravissimo e ingiustificabile che la stessa rifiuti ancora di pronunciare e sottoscrivere dei termini come “GENOCIDIO” e “RICONOSCIMENTO STATO DI PALESTINA” allineandosi politicamente al governo centrale o regionale.

Voglio precisare inoltre, che noi abbiamo dichiarato da subito, in quel Consiglio Straordinario del 20 agosto, che avremmo votato favorevolmente la mozione della maggioranza, nonostante sia sempre stata molto distante da noi e soprattutto dalla storia di questi giorni; abbiamo letto e depositato integralmente un documento alla dottoressa Marzano, trasparente, credo che ognuno possa visionarlo quando vuole. Poi abbiamo prodotto e protocollato una seconda mozione che pensavamo potesse andare incontro a tutti, così ancora non è stato.

Quello che percepisco nei miei confronti è quindi una stima a fasi alterne, e se è utile solo quando fa comodo, posso volentieri farne a meno.

Rappresento i cittadini, nient’altro.”