Turisti raggirati nel centro di Roma con il gioco delle “tre campanelle”
Carabinieri denunciano 7 persone in pochi giorni
ROMA – I Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno denunciato 7 persone per truffa ai danni di turisti.
Il pomeriggio del 15 settembre scorso, i Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà quattro persone – due cittadini macedoni di 27 e 49 anni, una cittadina romena di 24 anni e una cittadina moldava di 25 anni – ritenuti responsabili di una truffa ai danni di una turista brasiliana 35enne che aveva denunciato di essere stata raggirata, pochi minuti prima, in via delle Muratte, con il gioco delle “tre campanelle”, perdendo la somma di 200 euro. I militari hanno immediatamente avviato le ricerche e, attraverso la visione di un fascicolo fotografico redatto per l’occasione, la vittima ha riconosciuto i presunti autori.
Poco dopo, una pattuglia ha rintracciato due dei sospettati in via Minghetti, in compagnia di altri due soggetti già noti per analoghe attività illecite. I Carabinieri hanno sequestrato il materiale utilizzato per il gioco e contestato nei loro confronti una sanzione amministrativa, con contestuale ordine di allontanamento dal centro storico per 48 ore.
Nei confronti di uno dei denunciati, un 49enne, è stato inoltre notificato il foglio di via obbligatorio dalla Capitale per la durata di 4 anni, emesso dalla Questura di Roma.
Il pomeriggio del 17 settembre, invece, gli stessi Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia, a seguito della denuncia presentata da una turista turca di 28 anni che riferiva di essere stata raggirata con la stessa truffa del gioco delle “tre campanelle” sempre in via delle Muratte, perdendo la somma di 600 euro, hanno identificato e rintracciato i tre presunti responsabili, si tratta degli stessi 49enne macedone e 25enne moldava, questa volta unitamente ad un 52enne macedone.
I tre sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per truffa, mentre il 49enne è stato anche denunciato per inottemperanza al foglio di via obbligatorio dalla Capitale per anni 4, già emesso nei suoi confronti.
Si precisa che, considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, gli indagati devono intendersi innocenti fino ad eventuale accertamento di colpevolezza con sentenza definitiva.