COLLEFERRO –
Sono già passati cinque anni dalla scomparsa di Willy Monteiro Duarte: cinque anni segnati da un dolore profondo, ma anche da una forte risposta collettiva contro l’odio e la violenza.
Nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 la vita del giovane di 21 anni fu spezzata, e da allora Colleferro continua a ricordarlo. Alla commemorazione di quest’anno ha preso parte anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che con parole intense e allo stesso tempo ferme ha sottolineato: “Era uno dei nostri ragazzi, ucciso da una violenza cieca e brutale mentre tentava di proteggere un amico e di evitare uno scontro”.
Il Capo dello Stato ha definito Willy un “italiano esemplare” e, citando Martin Luther King, ha ribadito un messaggio chiaro: “L’odio genera altro odio, la violenza genera altra violenza”.
Tra lunghi applausi e momenti di silenzio, Mattarella è stato accolto dal sindaco Pierluigi Sanna e ha voluto incontrare in forma riservata la madre e la sorella del ragazzo, Lucia e Milena Monteiro Duarte. Successivamente ha preso posto in prima fila, accanto alle autorità locali e ai primi cittadini del territorio. Dietro di loro, i compagni di scuola di Willy, studenti dell’istituto Vinciguerra, hanno reso omaggio al ricordo dell’amico.