Ad aprire gli interventi sono stati Augusto Palombini e Diego Ronchi del Consiglio Nazionale delle Ricerche, i quali hanno presentato un’analisi basata su un modello tridimensionale del monastero, mettendo a confronto volumi e spazi e avanzando l’ipotesi della presenza originaria di una chiesa rupestre.
A seguire, il gruppo di ricerca dell’Università del Molise – composto da Marilena Cozzolino, Vincenzo Gentile, Paolo Mauriello ed Emanuele Nuccilli – ha illustrato il progetto “Un progetto di conoscenza tra visibile e invisibile”, che integra dati archeologici e tecnologie innovative per restituire una visione più completa dell’evoluzione del complesso monastico, evidenziando sia lo stato attuale sia le future prospettive di studio.
Il coordinamento dei lavori è stato affidato al prof. Franco Salvatori, che ha sottolineato l’importanza della ricerca non solo per la ricostruzione della storia religiosa e architettonica del monastero, ma anche per la comprensione delle origini di Tagliacozzo stessa.
L’incontro ha registrato un’ampia partecipazione di cittadini, studiosi e appassionati, a testimonianza del forte legame tra la comunità e un patrimonio che continua a rivelare aspetti inediti del passato.