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Addio all’estate: le ultime folate di caldo prima della resa all’autunno

C’è sempre un momento preciso in cui l’estate, pur restando ancora appesa a qualche raggio di sole, inizia a scivolare via. Le giornate si accorciano, i cieli si coprono di nuvole, l’aria fresca della sera tradisce l’arrivo di una nuova stagione. È questo il tempo delle ultime folate di caldo, che si mescolano al vento più umido, presagio di cambiamento.

Sulle spiagge, il colpo d’occhio è eloquente: gli ombrelloni già chiusi, sdraio accatastate, chioschi che smontano le ultime attrezzature. Non c’è più la ressa di ferragosto, non ci sono più le risate fino a tardi. Restano solo poche presenze nostalgiche, chi ancora vuole assaporare un bagno fuori stagione, chi passeggia scalzo sulla sabbia ormai più fresca. È il rituale dell’addio all’estate, dolce e malinconico.

Nel frattempo, da ovest, l’Atlantico prepara la sua mossa. Una perturbazione in arrivo segnerà il “de profundis” definitivo della stagione calda. I meteorologi annunciano piogge e temporali diffusi: un sipario d’acqua che calerà su tre mesi di sole e leggerezza. Dopo, sarà autunno vero, con i suoi colori e le sue atmosfere, ma senza più condiscendenze estive.

È un passaggio che si ripete ogni anno, eppure ogni volta sembra unico. L’estate lascia dietro di sé non solo temperature alte e giornate luminose, ma memorie, incontri, racconti di viaggio, abbronzature che svaniranno piano. Settembre non fa sconti: invita a chiudere le tende degli stabilimenti e a riaprire quelle delle scuole, degli uffici, delle case.

Così, mentre l’ultima luce calda del tramonto si riflette sul mare che si increspa, resta una certezza: l’estate se ne va, ma promette di tornare. E a noi non resta che salutarla, con un filo di nostalgia e un pensiero già rivolto al prossimo anno.