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Dimensionamento scolastico nel reatino, è battaglia dei sindaci: “provincia latitante”

RIETI – Nel cuore della battaglia per il dimensionamento scolastico, la riflessione della sindaca Cesarina d’Alessandro mette in luce una questione cruciale per le comunità dell’area: la Provincia di Rieti e i suoi consiglieri sembrano latitanti di fronte alle esigenze delle scuole locali. Nel post social, viene interrogata la presenza e l’attenzione degli organismi provinciali, accusati di essere poco presenti o addirittura assenti, se non per alcuni rappresentanti di minoranza che hanno cercato di alzare la voce.

La critica si concentra sull’impatto concreto: nei comuni della provincia molte scuole si trovano ad affrontare chiusure e un vuoto nella Direzione Didattica, con conseguenze dirette per studenti, famiglie e tecnici del settore. Invece, secondo l’esponente amministrativa, i comunicati ufficiali continuano a presentare l’idea di essere al centro delle politiche regionali, ma la realtà sul territorio racconta altro: “Provincia e consiglieri: non pervenuti”, si legge nel testo, salvo sporadiche voci di chi è riuscito a far sentire la propria protesta.

Il post sottolinea che la scuola non si difende con applausi o brochure patinate, ma con fatti concreti. Anziché rimanere in silenzio, l’autrice annuncia una disponibilità a disturbare il manovratore: “la voce non la spegniamo, anzi la alziamo” e si mostra pronta ad accompagnare la protesta dei colleghi. Il riferimento a TAR e Consiglio di Stato che hanno dato ragione ai sindaci funge da segnale di fiducia nelle decisioni giudiziarie locali, con l’auspicio che gli enti sovracomunali facciano rapidamente il proprio dovere.

Il post si conclude con una nota dura sull’“area interna” e una chiara esortazione agli enti competenti a dimostrare concretezza: “Poi non provate a parlare di aree interne… si consiglia vivamente di cambiare mestiere!”. E, in chiusura, un monito: “La scuola sta per iniziare…”.

in foto: la presidente della Provincia di Rieti Roberta Cuneo.