ROMA – La volontà di Pippo Baudo era chiara e profonda: tornare nella sua Sicilia, la terra che lo ha visto nascere e crescere, per il suo ultimo riposo. Non un dettaglio secondario, ma un desiderio intimamente legato alle radici e al legame con la sua gente.
Sabato 16 agosto, al Campus Biomedico di Roma, si è spento uno dei protagonisti più amati della televisione italiana. Baudo non è stato soltanto un presentatore: la sua voce, il suo stile e la sua capacità di raccontare storie hanno unito intere generazioni davanti allo schermo, entrando nelle case e nei cuori di milioni di italiani.
Oggi, dalle 11, la camera ardente a Roma apre le sue porte in forma privata e per chi desidera rendere omaggio al conduttore, per un ultimo saluto domani allestimento al Teatro delle Vittorie. Tuttavia, sarà la sua Militello, in Sicilia, a custodire per sempre la sua memoria. Mercoledì 20 agosto saranno celebrati i funerali nel luogo che Pippo aveva scelto come dimora eterna.
C’è una poesia silenziosa in questo ritorno: un gigante della televisione che, dopo aver conquistato l’Italia, sceglie di riposare tra le colline, i profumi e i colori della sua terra natale. È il cerchio della vita che si chiude con dignità e affetto.
Pippo Baudo non sparisce davvero. Rimane nei ricordi delle sue trasmissioni, nei sorrisi che ha donato, nelle emozioni che solo i grandi sanno regalare. Ora, insieme ad altre leggende come Raffaella Carrà, continuerà a brillare nel ricordo di chi lo ha amato.