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Casal Bruciato: storia, identità e trasformazioni di un quartiere di Roma Est

ROMA – Casal Bruciato è un quartiere situato nella zona est di Roma, appartenente al Municipio IV e ricompreso nel quartiere Q. XXII Collatino. Sorge lungo l’asse della via Tiburtina, in un’area che fino alla metà del Novecento era prevalentemente rurale, caratterizzata da casali agricoli e campi coltivati. Lo sviluppo urbano del quartiere iniziò tra gli anni Cinquanta e Settanta, in concomitanza con la rapida espansione edilizia della capitale.

Il nucleo storico di Casal Bruciato è legato al piano INA-Casa, realizzato nei primi anni Cinquanta dagli architetti Mario Ridolfi e Ludovico Quaroni. Il progetto, ispirato ai principi del neorealismo architettonico, si distingueva per l’attenzione agli spazi comuni, ai servizi di quartiere e all’integrazione tra edifici e verde pubblico. Questa impostazione, tipica del dopoguerra, mirava a creare comunità coese e vivibili, offrendo soluzioni abitative moderne alle famiglie di operai e impiegati.

Il quartiere prende il nome, secondo alcune ipotesi, da un antico casale che sarebbe stato bruciato durante eventi bellici o conflitti locali. Tra i luoghi di interesse si segnalano Villa Fassini, oggi sede dell’ente ELIS, il Casale della Cacciarella e i resti archeologici della villa romana di Aquilio Regolo, risalente al I secolo a.C. Sono presenti anche grotte sotterranee, un tempo utilizzate come fungaie, scoperte in modo fortuito durante lavori edilizi nei primi anni Duemila.

Casal Bruciato ospita diverse chiese moderne, tra cui la Chiesa di San Giovanni Battista in Collatino, la Chiesa di Santa Maria della Visitazione – consacrata nel 1971 e progettata da Saverio Busiri Vici – e la Chiesa di Gesù di Nazareth.

Sul piano sociale, il quartiere ha una lunga tradizione di mobilitazione popolare. Negli anni Sessanta e Settanta fu uno dei centri delle lotte per il diritto alla casa e della vita politica di sinistra. Più recentemente è salito alla ribalta per episodi legati all’assegnazione di alloggi popolari e per le tensioni tra residenti e famiglie rom, eventi che hanno suscitato proteste, solidarietà e anche indagini per istigazione all’odio razziale.

Negli ultimi decenni Casal Bruciato ha dovuto affrontare criticità legate al degrado urbano, alla carenza di manutenzione delle case popolari e alle emergenze abitative. Tuttavia, resta viva una rete di associazioni, comitati e iniziative di rigenerazione urbana, che vanno dalla riqualificazione degli spazi pubblici a progetti culturali e sociali. Questo intreccio di memoria storica, complessità sociale e partecipazione civica fa di Casal Bruciato un esempio significativo della storia e dell’evoluzione delle periferie romane.