San Lorenzo, 82 anni dopo le bombe: Roma ricorda le vittime del ’43
Cerimonia al Parco dei Caduti, Biolghini (Città metropolitana): “La memoria come presidio di pace contro ogni guerra”
Roma – Si è svolta la commemorazione dell’82° anniversario delle incursioni aeree alleate sul quartiere Tiburtino – San Lorenzo, uno degli episodi più drammatici della Seconda guerra mondiale per la città di Roma. La cerimonia si è tenuta, come da tradizione, presso il Parco dei Caduti del 19 luglio 1943, alla presenza delle autorità civili e militari e delle associazioni del territorio.
A rappresentare la Città metropolitana di Roma Capitale e il Sindaco Roberto Gualtieri è intervenuta la Consigliera Tiziana Biolghini, che ha preso la parola con un discorso intenso e partecipato, in cui ha ricordato non solo le vittime di San Lorenzo ma anche l’attualità del dramma della guerra in molte parti del mondo.
“Possiamo solo immaginare il terrore vissuto allo scoppio delle prime bombe, quel 19 luglio di 82 anni fa – ha detto Biolghini –. Ma quanto accaduto poche settimane fa a Roma, con lo scoppio a Villa dei Gordiani, ci ha fatto rivivere per un istante quel panico. Se il 1943 ci sembra lontano, oggi in ben 53 luoghi di conflitto nel mondo, donne, uomini, anziani e bambini vivono ogni giorno lo stesso orrore”.
La Consigliera ha sottolineato il valore della memoria attiva come antidoto all’indifferenza e ha ricordato l’articolo 11 della Costituzione italiana, che sancisce il ripudio della guerra. “La pace non si costruisce con la retorica, ma con azioni concrete quotidiane. Come istituzioni – ha aggiunto – abbiamo il dovere di garantire le condizioni perché la convivenza pacifica sia possibile: questo significa agire contro povertà e disuguaglianze, promuovere cultura, educazione e partecipazione.”
Nel suo intervento, Biolghini ha richiamato le iniziative promosse da Roma Capitale e Città metropolitana, come i Viaggi della Memoria e i Tavoli metropolitani della convivenza, esempi di politiche attive per trasmettere alle nuove generazioni il valore della solidarietà, della tolleranza e del rispetto.
L’evento si è concluso con un momento di raccoglimento e la deposizione di una corona in memoria dei caduti civili di San Lorenzo, oltre 1.500 persone colpite dai bombardamenti alleati del 1943. Una ferita ancora viva nel cuore della città, che ogni anno rinnova l’impegno a non dimenticare.