Un appuntamento di grande significato culturale e civile attende Carsoli domenica 27 luglio: dalle ore 17.30, presso Bibliomondo – Il Mondo in una Stanza (via degli Alpini 211), si terrà l’evento Aspettando Ju Buk Festival, dedicato alla presentazione del libro Parole dall’esilio di Somaia Ramish, poetessa afghana, attivista per i diritti delle donne e rifugiata politica.
Per la prima volta in Italia viene pubblicato il lavoro poetico di una donna afghana, grazie all’editrice All Around: Parole dall’esilio raccoglie poesie in lingua farsi con testo italiano a fronte, tradotte e curate da Giorgia Pietropaoli. È un’opera che racconta il dolore dell’esilio, la nostalgia per la patria perduta e la resistenza poetica contro le violenze e le ingiustizie del regime talebano.
A Carsoli sarà presente l’autrice stessa, Somaia Ramish, oggi esule in Olanda dopo il ritorno al potere dei Talebani nell’agosto 2021. Accanto a lei, interverranno la politica e attivista Stefania Pezzopane, l’antropologa Anna Rizzo, l’editrice Lucia Visca, l’artista e mediatore culturale Dawood Yousefi, l’associazione Nawroz con momenti musicali, e Giancarlo Schiavoni, presidente dell’associazione “Il Mondo in una Stanza APS ASD”.
L’incontro rappresenta l’anteprima ufficiale della quinta edizione del Ju Buk Festival, rassegna letteraria femminista ideata e diretta da Eleonora de Nardis Giansante. Quest’anno il festival seguirà idealmente il percorso del tratturo règio della Transumanza, con tappe a Peschici (FG) e Scanno (AQ), e vedrà protagoniste figure di rilievo come Annalisa Cuzzocrea, Donatella Di Pietrantonio e Nadia Terranova.
«Struggenti le poesie di Somaia Ramish, parole robuste e nette che raccontano dolore e forza, una voce potente per i diritti delle donne nel mondo», afferma Stefania Pezzopane, invitando a non perdere questa occasione d’ascolto e confronto.
A ospitare l’incontro è l’associazione Il Mondo in una Stanza, attiva a Carsoli da oltre vent’anni con attività culturali, corsi, laboratori e una biblioteca di oltre 7000 volumi, nata dalla visione di Farnaz Mirzapoor.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. Un’occasione preziosa per ascoltare dal vivo una voce che dalla poesia costruisce ponti di solidarietà internazionale.