Pescina. Le Amministrazioni comunali di Pescina, San Benedetto dei Marsi, Lecce nei Marsi e Ortona dei Marsi, guidate dai Sindaci Mirko Zauri, Antonio Cerasani, Augusto Barile e Giuseppe Buccella, in relazione alla vicenda legata alla delibera della Asl1 sul servizio notturno del Ppi di Pescina, dicono no alla chiusura notturna del Ppi dell’ex ospedale “Serafino Rinaldi”, così come alla deturpazione dei propri territori.
“Si ribadisce che mai come in questo momento si deve stare uniti e vigilare e saper dare serenità ai propri cittadini”. Hanno dichiarato i sindaci. “Dopo aver ricevuto garanzie, le Amministrazioni chiedono un confronto con i vertici Asl1 e con la politica per poter mettere in atto un piano che possa far crescere il proprio territorio. Il Ppi di Pescina fa il suo dovere con circa 10,000 prestazioni l’anno. (codici verdi, gialli e anche rossi), riuscendo a coprire un territorio che conta circa 30mila persone”.
“Il Ppi “Serafino Rinaldi” è di tutti – afferma il Sindaco di San Benedetto Antonio Cerasani -, “dunque, tutti i servizi ad esso annessi rappresentano un presidio indispensabile per tutto il territorio. Una struttura sanitaria in grado di gestire le urgenze mediche di bassa e media complessità, alleggerendo altri ospedali, ma soprattutto – prosegue -, è in grado di offrire una prima stabilizzazione del paziente prima del trasferimento al pronto soccorso o ad altri reparti ospedalieri. Interventi che in caso d’urgenza, possono salvare la vita alle persone, grazie alla tempestività d’azione. La sua apertura h 24 è indispensabile e troppo importante per i nostri paesi. Il presidio, come sempre detto e ribadito – conclude Cerasani -, andrebbe addirittura potenziato, senza pensarci minimamente due volte».
“In riferimento alla delibera aziendale della Asl1 per il contenimento della spesa” – dichiara il Sindaco di Lecce Augusto Barile -, “rimango fiducioso che si tratti solo di una proposta ed al tempo stesso sono ottimista per il mantenimento immutato dei servizi dei Ppi di Tagliacozzo e soprattutto di Pescina. In qualità di sindaco di Lecce nei Marsi e sindaco referente dell’area interna Snai Valle del Giovenco, Valle roveto, chiedo che vengano potenziati i servizi sanitari di prossimità territoriali in attuazione del decreto ministeriale 77 – spiega ancora Barile – per la rete ospedaliera e della delibera di giunta regionale che stabilisce la sua realizzazione. Delibera che prevede una casa di comunità proprio all’interno del Ppi di Pescina. Non è ipotizzabile che in paesi svantaggiati – conclude il Sindaco di Lecce – la regione spinge per il potenziamento dei servizi di prossimità e l’azienda territoriale sanitaria ne preveda, al contrario, la chiusura!”.
“Alla luce di quanto emerso in questi giorni” – annuncia il Vicensindaco di Pescina con delega alla sanità e membro dei Comitato ristretto dei Sindaci della Asl1 Luigi Soricone, “e al fine di fare chiarezza su tutta la vicenda legata ai Ppi di Pescina e Tagliacozzo, nei prossimi giorni sarà convocato una riunione dello stesso Comitato ristretto finalizzata all’analisi dell’atto aziendale in questione”.
“L’Ospedale di Pescina, il “Serafino Rinaldi”, è molto più di una semplice struttura sanitaria: è un punto di riferimento, un presidio di sicurezza e umanità per Ortona dei Marsi e per tutta la Valle del Giovenco – esordisce il Sindaco di Ortona dei Marsi, Giuseppe Buccella. In particolare, come Ospedale di Comunità, rappresenta una vera ancora di salvezza per le persone più fragili, come anziani e disabili affetti da patologie croniche, offrendo loro un’assistenza intermedia che colma il vuoto tra il ricovero ospedaliero e le cure domiciliari. Come Amministrazione comunale – prosegue -, sentiamo il dovere, e l’orgoglio, di sostenere con forza questa struttura essenziale. Crediamo fermamente che l’Ospedale di Pescina debba essere potenziato, affinché possa diventare un’alternativa valida e competitiva rispetto ad altri centri più noti, rispondendo così alle reali necessità di un territorio vasto e densamente popolato come la Marsica est. È inaccettabile pensare che da Ortona dei Marsi, o ancor più da Bisegna, si debbano affrontare viaggi di oltre 50 minuti per essere ricoverati o semplicemente assistiti per un problema di salute. La presenza capillare di strutture come questa è ciò che rende vivo e forte il nostro territorio. Noi siamo con Pescina, senza esitazioni. Siamo dalla parte della nostra gente, dalla parte di chi ogni giorno si affida a questo ospedale. Siamo, con convinzione e passione – conclude il Sindaco di Ortona -, dalla parte dell’Ospedale di Pescina”.
“Dopo quanto avvenuto nei giorni appena trascorsi, è giusto fare squadra e unire le forze”- dice il Sindaco di Pescina Mirko Zauri -. “Va fatta chiarezza una volta per sempre in merito alla situazione che ha creato timore e allarmismo nell’intero territorio Marsicano, vedendo la possibilità di tenere il PPI di Pescina e Tagliacozzo con orario di apertura h12 anziché h24 com’è, invece, al momento attuale. Non è assolutamente ammissibile una soluzione di questo tipo. Come è notto a tutti, cittadini e amministratori, da sempre i due presidi di Pescina e Tagliacozzo sono di supporto all’ospedale di Avezzano. Il Covid ha insegnato” – prosegue Zauri – “l’importanza di avere strutture satelliti a garanzia delle grandi. Come per l’emergenza, quindi, bisogna garantire e migliorare tutti gli aspetti di una medicina di territorio, tanto da alleggerire la preoccupazione di tutti quei cittadini che vivono nella Valle del Giovenco e nell’hinterland del Tagliacozzano. Vorrei infine richiamare l’attenzione su un aspetto da non ritenere in alcun modo secondario – conclude il primo cittadino di Pescina –, ovvero la considerazione circa l’età media delle persone che vivono in queste zone che, per via dello spopolamento, è molto alta. Sia i vertici della Asl1 che quelli della Regione, infatti, debbono concentrare la loro attenzione e le loro valutazioni tenendo sempre ben presente un punto fermo: garantire la salute è fondamentale e necessario”.
Le Amministrazioni comunali di
Pescina, San Benedetto dei Marsi, Lecce Nei Marsi e Ortona dei Marsi