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Fede e cristianità all’orto sociale Rindertimi di Avezzano

AVEZZANO – Si è tenuto sera ad Avezzano l’incontro dal titolo “La terra è di Dio” presso l’Orto sociale Rindertimi in via Cerreto.
E’ intervenuto il Prof. Fabrizio Marinelli, Professore ordinario nell’Università dell’Aquila.
L’incontro è stato moderato da Gino Milano e introdotto dal Vescovo Giovanni che è partito da ciò che la Chiesa confessa nel simbolo di Nicea – Costantinopoli, luogo privilegiato della fede apostolica e cattolica: “Credo in un solo Dio Padre Onnipotente, Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili”.
“Questo primo articolo di Fede – ha affermato il presule – proclama che la creazione non è opera né del caso, né della necessità: essa è frutto della volontà di Dio che ha creato il mondo per amore e nella libertà.
Il mondo non è Dio, la terra non è Dio, ma è di Dio, è creatura che appartiene a Dio ed è data solo in custodia all’uomo come dono affidato alla sua responsabilità.
L’uomo deve scegliere tra l’essere il luogotenente di Dio che regna sulla creazione e autorevolmente ne accresce la vita, o essere deturbatore, sfruttatore, dominatore della creazione.
L’uomo non pecca solo contro Dio, contro i fratelli, contro se stesso, ma anche contro la natura rendendo sovente la terra desolata. L’adam della prima creazione, il terrestre, nel suo peccare, ha peccato e pecca anche contro la creazione, ma il nuovo Adamo (Gesù Cristo), ultimo venuto, ma primo nel pensiero di Dio, ha saputo vivere con la creazione in modo esemplare. Il suo agire messianico non riguardava solo il rapporto con gli uomini ma anche con la creazione: Gesù ha amato la terra, è restato fedele alla terra, si è mostrato un contemplativo della creazione, capace di vedere in essa un dono di Dio e una responsabilità per l’uomo. Non è stato solo il buon pastore delle pecore ma anche del creato. E noi, ha concluso il Vescovo Giovanni – alla sua sequela dobbiamo sempre tener presente che la terra è di Dio, dovremmo cioè imparare da lui a scorgere nella profondità della creazione la presenza di Dio che ne è il Creatore”.