Dopo essere stati “messi in piazza”, perché nella società di oggi i social altro non sono che una piazza virtuale, intendiamo replicare anche in questa sede istituzionale, dopo averlo già fatto su autorevoli organi di informazione, a dichiarazioni che riteniamo prive di fondamento.
Collegiove – Quello che segue è un comunicato dei consiglieri di Fiamma Tricolore del Comune di Collegiove, prot. N° 1345del 23/06/2025, che è stato letto e applaudito durante la seduta del 30/6/2025
Le nostre stesse foto sono state postate quasi come ad additarci al pubblico ludibrio, ed indicarci come una sorta di opposizione farlocca.
Una delle tante cose che ci viene imputata da chi scrive è che non saremmo presenti.
Innanzitutto noi ai consigli siamo sempre presenti, inoltre il nostro contatto con amministrazione e cittadinanza è quotidiano, e quindo diciamo contatto non vuol dire inciucio ma sana interlocuzione.
Siamo stati presenti a eventi organizzati da una Pro Loco che è stata, come qualunque entità fisica e non che si adoperi per questo paese, offesa e demonizzata, offrendo anche attrattive come le auto d’epoca.
Abbiamo altresi salutato con favore l’apertura di una nuova attività di ristorazione nella quale abbiamo avuto il piacere di mangiare, e invitiamo tutti a farlo, perché se si hanno a cuore le sorti di Collegiove si deve essere contenti quando giovani ragazzi decidono di investire sul territorio e non cercare anche in quel caso il pelo nell’uovo.
Noi non siamo qui per fare la guerra, ma per aiutare, ed aiutare non vuol dire perdere di vista il proprio ruolo di opposizione, ma interpretare questo ruolo in modo propositivo.
Cercare ogni pretesto per creare problemi non rientra in tutto ciò, ma si configura come qualcosa di ben diverso.
Rimproverare un consigliere disabile, ( non è una vergogna esserlo, ma forse tali aspetti di vita privata andrebbero trattati con maggiore riservatezza), per non aver creato una serie di problematiche connesse alle modalità di accesso in comune, quasi come se la sua funzione si esaurisse in quello, non è un comportamento a nostro avviso onorevole.
Perché prima di essere disabili si è persone, e dividere il mondo in categorie è la cosa meno inclusiva che esista.
La Fiamma Tricolore, e gli “individui” come qualcuno ci ha definito, che la rappresentano, sfuggono ad ogni logica di rancore personale, ma, al tempo stesso, non sono più disposti a subire attacchi indiscriminati e poco edificanti, prima di tutto per chi li fa.
Daniele Proietti
Danilo Cerbella