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A Roma nasce ARPPS: un nuovo presidio per la ricerca delle persone scomparse

Roma, 28 giugno – Nella suggestiva cornice del Circolo Montecitorio si è tenuta mercoledì scorso la conferenza stampa di presentazione dell’ARPPS – Associazione Ricerca Permanente Persone Scomparse, una nuova realtà nata per affrontare in modo sistematico e professionale il drammatico fenomeno delle sparizioni. A moderare l’incontro è stata Flaminia Bolzan, nota criminologa italiana e madrina dell’associazione, che ha accompagnato il pubblico in un confronto ricco di spunti e riflessioni. Tra i fondatori, erano presenti Alessandro Fiore, presidente dell’associazione, autore del libro “Il lutto sospeso” presentato in tutta Italia, e Alfredo Vitali, cofondatore, vicepresidente e coordinatore nazionale. Durante l’incontro, i promotori hanno spiegato obiettivi e finalità della neonata associazione, sottolineando l’urgenza di una maggiore consapevolezza pubblica. “Riuscire a far conoscere il fenomeno delle persone scomparse, contribuire ad aumentare i livelli di attenzione e prudenza nei contesti di distrazione e pericolo, mettere a disposizione il nostro bagaglio umano e professionale: questo sarà il nostro primo compito“, ha affermato il presidente Fiore. La ARPPS si propone infatti come servizio di pubblica utilità, operando su più fronti: legale, penale, investigativo, criminologico, psicologico e psichiatrico, grazie alla sinergia di competenze altamente specializzate. L’associazione è già operativa, in particolare negli ambiti legale e investigativo, e sta gradualmente ampliando la propria struttura organizzativa. Accanto al presidente e al vicepresidente, figura anche Elisabetta Rampelli, con delega ai rapporti istituzionali. La sede principale dell’associazione è a Roma, mentre la sede secondaria si trova a Rocca Priora, nel cuore dei Castelli Romani. La serata si è conclusa con un aperitivo conviviale, occasione per rinsaldare i legami tra i partecipanti e brindare all’inizio di un percorso che punta a diventare un punto di riferimento per le famiglie e le comunità coinvolte in vicende dolorose e troppo spesso dimenticate. Numerose sono già le iniziative in programma, nella convinzione che solo un approccio multidisciplinare, strutturato e costante possa davvero fare la differenza nella ricerca delle persone scomparse e nella prevenzione del fenomeno.