Pescina. Una tragedia improvvisa ha colpito il mondo della scienza e dell’industria spaziale. Candido Fracassi, ingegnere elettronico e delle comunicazioni, è morto nel sonno la scorsa notte all’età di 48 anni. Nessun malore pregresso, nessun segnale: una scomparsa che ha lasciato sgomenti la comunità scientifica, i colleghi e soprattutto la sua famiglia, con cui viveva a Pescina.
Fracassi, originario di Avezzano, era un nome noto nel panorama della tecnologia spaziale europea. Entrato nel 2007 in Telespazio – società partecipata da Leonardo (67%) e Thales (33%) – ha contribuito fin dagli esordi allo sviluppo di Galileo, il sistema di navigazione e localizzazione satellitare europeo, oggi riconosciuto come il più preciso al mondo. Fu tra i primi a seguire i test in orbita del satellite sperimentale Giove B, pietra miliare del progetto Galileo. La sua carriera è poi proseguita in costante ascesa fino a diventare Responsabile del Galileo Control Centre Italia, all’interno del prestigioso Centro Spaziale del Fucino, uno dei poli nevralgici dell’intera infrastruttura spaziale europea.
Figura apprezzata per la sua competenza, la sua discrezione e il suo forte legame con il territorio marsicano, Fracassi incarnava il valore dell’eccellenza tecnica unita alla semplicità delle radici. Innumerevoli i messaggi di cordoglio che in queste ore stanno arrivando da colleghi, istituzioni e amici. La sua morte lascia un vuoto profondo, non solo nel campo dell’ingegneria spaziale, ma anche nella comunità di Pescina, dove era molto conosciuto e stimato. “Una persona squisita, educata, rispettosa”, ha dichiarato il vice sindaco di Pescina, Luigi Soricone, “siamo senza parole, la comunità è sconvolta”.
La nostra redazione esprime vicinanza alla sorella Nicoletta, al cognato Pierluigi Pantalone ed ai familiari tutti.